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Premio Strega 2015: il vincitore è Nicola Lagioia con ‘La ferocia’, romanzo edito da Einaudi che racconta la storia, ed il crollo, di una ricca famiglia pugliese. Nello splendido scenario di Villa Giulia a Roma, Francesco Piccolo – che vinse, lo scorso anno, con ‘Il desiderio di essere come tutti’ e quest’anno presidente della giuria – ha proclamato il vincitore ancor prima di concludere lo spoglio, visto il sostanziale distacco dello scrittore pugliese rispetto agli altri quattro finalisti. Il romanzo si è aggiudicato il premio con 145 voti.
Nicola Lagioia, dunque, con il romanzo La ferocia vince la 69esima edizione del Premio Strega, il riconoscimento letterario più ambito, e discusso, d’Italia che ha visto, quest’anno, la partecipazione di uno dei nomi più chiacchierati e misteriosi della narrativa italiana, Elena Ferrante che – superfavorita, stando alle previsioni – con ‘Storia della bambina perduta’ (E/O) si è piazzata invece al terzo posto, guadagnando 59 voti. Al secondo ‘La sposa’ di Mauro Covacich (Bompiani), con 89 voti, mentre al quarto, a pari merito con 37 voti, ‘Chi manda le onde’ di Fabio Genovesi (Mondadori) e ‘Come donna innamorata’ di Marco Santagata (Guanda).
Altra particolarità di quest’anno, oltre alla ‘misteriosa’ Ferrante, la modalità di votazione: per la scelta della rosa dei finalisti, infatti, è stato necessario esprimere non più una sola preferenza ma ben tre, mescolando nuovamente le carte, qualora ci fosse stata la possibilità di scoprire in anticipo come sarebbero andate le cose.
Ad esprimere la propria preferenza, infine, 368 sui 460 aventi diritto al voto, dei quali 276 con voto elettronico e 92 con voto cartaceo.
Il romanzo vincitore, edito da Einaudi – che trionfa ancora una volta dopo la vittoria, lo scorso anno, de ‘Il desiderio di essere come tutti’ di Francesco Piccolo – racconta la storia, e il declino, di una ricca famiglia di imprenditori pugliesi. Un ‘romanzo lunare, un notturno‘, come lo ha definito lo stesso autore, che attraverso le vicende dei suoi protagonisti ci regala, tra corruzione, speculazione edilizia e morti sospette, uno spaccato feroce della terra di Puglia che diventa, così, lo specchio dei mali dell’Italia di oggi. La storia ruota attorno ad una famiglia travolta dal malaffare i cui legami affettivi vengono seriamente compromessi dopo la tragica morte della terzogenita Clara. Ne ‘La ferocia’, ha spiegato lo scrittore, ‘racconto un Sud verticale, dove la Puglia rappresenta l’Italia e la ferocia il ritorno allo stato di natura, alla legge della giungla da cui credevamo esserci affrancati ma che riemerge, invece, da questo periodo di grande crisi, economica e sociale‘.