Premio Strega 2016, il vincitore è Edoardo Albinati

Edoardo Albinati, vincitore del Premio Strega 2016

Il Premio Strega 2016 ha il suo vincitore: è Edoardo Albinati che, con il romanzo La scuola cattolica si aggiudica la settantesima edizione del riconoscimento letterario più ambito d’Italia. La proclamazione è avvenuta, diversamente dagli altri anni, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, a Roma, che sostituisce, a partire da quest’anno, la storica location del premio, il Ninfeo di Villa Giulia. Albinati, super favorito della vigilia, ha vinto con 143 voti, superando Eraldo Affinati che, con L’uomo del futuro, era anch’esso tra i probabili trionfatori.

Come da pronostici, dunque, ad aggiudicarsi il Premio Strega 2016 è stato Edoardo Albinati che, con La scuola cattolica, ha superato di gran lunga gli altri romanzi finalisti: L’uomo del futuro, di Eraldo Affinati (Mondadori), in seconda posizione con 92 voti, seguito da Se avessero, di Vittorio Sermonti (Garzanti), con 89 voti, Il cinghiale che uccise Liberty Valance, di Giordano Meacci (minimum fax), con 46 voti e La femmina nuda, di Elena Stancanelli (La nave di Teseo), che ha ricevuto 25 voti.

Una vittoria quasi annunciata, dunque, visto i rumors dei giorni scorsi che volevano Edoardo Albinati vincitore del Premio Strega 2016: il suo romanzo, dal titolo La scuola cattolica, in libreria per Rizzoli, racconta, nella Roma degli anni Settanta, le dinamiche sociali di un quartiere relativamente tranquillo, covo di personalità tutt’altro che pacate, come gli autori del terribile delitto del Circeo. Attraverso una serie di personaggi, sospesi tra fantasia e realtà, il libro offre uno spaccato della storia recente italiana, affrontando diverse tematiche che vanno dall’adolescenza, alla vendetta, dall’amicizia alla violenza più efferata.
Albinati, romano, classe 1956, insegna da più di vent’anni nel carcere di romano di Rebibbia. Oltre ad aver tradotto diversi autori stranieri (Stevenson, Nabokov e Shakespeare) è autore di romanzi, racconti e poesie. Il suo esordio in narrativa risale al 1989 quando pubblica, per Longanesi, Il polacco lavatore di vetri.

La proclamazione del vincitore del Premio Strega 2016 è avvenuta, come sempre, dopo i 400 voti espressi dalla storica giuria del premio, gli Amici della Domenica – presieduta quest’anno da Nicola Lagioia, vincitore, con La ferocia, del Premio Strega 2015 – ai quali si sono aggiunti i 40 voti dei lettori selezionati dalle librerie indipendenti (quelle, cioè che fanno parte dell’ALI, Associazione Librai Italiani) e i 20 provenienti da scuole, università e istituti italiani di Cultura all’estero.
Edoardo Albinati ha dedicato la sua vittoria a Valentino Zeichen, il poeta originario di Fiume scomparso a Roma il 6 luglio 2016: ‘Credo che l’entusiasmo e la fatica di questa vittoria, ha commentato, vadano dedicati a Valentino Zeichen, persona cara e nobile, aquila libera che ha protetto e consigliato i miei figli e tutti noi’.
Quanto al romanzo vincitore del Premio Strega 2016, La scuola cattolica, presto, ha detto ancora Albinati, ‘dovrebbe diventare un film, ma finché non vedo asciugarsi la firma del contratto non dico nulla’.

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Il Premio Strega 2016, infine, ha visto il trionfo, nelle sezioni nate a margine del premio tradizionale, lo Strega Giovani e il Premio Strega Europeo, rispettivamente di Rossana Campo, con Dove troverete un altro padre come il mio, e della scrittrice francese Annie Ernaux, con il libro dal titolo Gli anni.

Giunto quest’anno alla terza edizione, il Premio Strega Europeo – vinto, nel 2015, da Katja Petrowskaja con il romanzo Forse Esther, e da Marcos Giralt Torrente, nel 2014, con Il tempo della vita – ha sancito la vittoria di Les Années (Gli anni) di Annie Ernaux, pubblicato in Italia da L’orma Editore, con la traduzione di Lorenzo Flabbi. Il romanzo, che ha ricevuto 15 voti sui 26 espressi dalla giuria composta da scrittori vincitori e finalisti del Premio Strega 2016, racconta, attraverso una sorta di ‘autobiografia impersonale‘, uno spaccato di storia francese dal 1945 all’attentato alle Torri Gemelle. La Ernaux, tra le voci più illustri del panorama culturale d’Oltralpe, ha ricevuto un premio pari a 3mila euro, vincendo sugli altri candidati, tutti provenienti da aree culturali e linguistiche diverse: il romeno Mircea Cărtărescu, con Abbacinante. Il corpo, Ricardo Menéndez Salmón, dalla Spagna, con Bambini nel tempo, il tedesco Ralf Rothmann , con Morire in primavera e Kerry Hudson, dal Regno Unito, con il romanzo Sete.

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