[didascalia fornitore=”ansa”]Helena Janeczek, vincitrice del Premio strega 2018[/didascalia]
Come da previsioni, tra i cinque candidati alla vittoria del Premio Strega 2018 l’ha spuntata Helena Janeczek: La ragazza con la Leica, infatti, è il romanzo vincitore della 72esima edizione del riconoscimento letterario più ambito d’Italia. L’opera, che si è aggiudicata, quest’anno, il Premio Bagutta ed è in corsa anche per il Campiello 2018, ha ricevuto 196 voti, superando Resto qui di Marco Balzano, altro favorito alla vittoria finale (144). Al terzo posto, con 101 voti, La corsara, di Sandra Petrignani, mentre Il gioco, di Carlo D’Amicis, ha ottenuto 57 preferenze. Lia Levi, invece, già vincitrice con Questa sera è già domani dello Strega Giovani 2018, ha ricevuto 55 voti. Era dal lontano 2003 che il Premio Strega non andava ad una donna, quella edizione, infatti, è stata vinta da Melania Mazzucco col romanzo dal titolo Vita.
Definito, fin dalla prima votazione, un Premio Strega tutto al femminile (la cinquina finalista comprendeva tre scrittrici e due scrittori), l’edizione 2018 del riconoscimento nato a Casa Bellonci, ha decretato il suo vincitore, anzi vincitrice: è Helena Janeczek, che col suo romanzo dedicato alla vita di Gerda Taro, fotografa tedesca morta sul campo di battaglia mentre documentava la resistenza spagnola nel 1937, ha conquistato, sin dai primi scrutini, la storica giuria degli Amici della Domenica. Ad essa, a partire dall’edizione 2010, si sono aggiunti i voti dei lettori ‘forti’ segnalati dalle librerie che fanno parte dell’ALI, quelli collettivi espressi da scuole, università e circoli di lettura presso le Biblioteche di Roma e quelli provenienti dagli intellettuali di 20 istituti italiani di cultura all’estero.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cultura/2018/04/26/premio-strega-le-donne-vincitrici-dal-47-ad-oggi/207578/” testo=”Premio strega, le donne vincitrici dal ’47 ad oggi”]
Come da tradizione, la proclamazione è avvenuta al Ninfeo di Villa Giulia a Roma (alla presenza, tra gli altri, del vincitore della scorsa edizione Paolo Cognetti) ed è stata anticipata, quest’anno, da una mostra allestita al Museo Nazionale Etrusco: i libri finalisti sono esposti accanto a reperti antichi e ad opere di straordinaria finitura, mentre il titolo di ciascun romanzo ha ispirato il percorso espositivo di cui lo stesso è protagonista; quello vincitore, ad esempio, si trova accanto ad alcune anfore risalenti all’antica Grecia. La mostra sarà aperta fino al 30 agosto 2018.
[didascalia fornitore=”ansa”]Immagine Ansa[/didascalia]
La protagonista de La ragazza con la Leica, il romanzo vincitore del Premio Strega 2018, è Gerda Taro, considerata una delle fotoreporter donna più importanti della storia, la prima a cadere sul campo di battaglia. Nata a Stoccarda nel 1910, trascorse l’adolescenza a Lipsia per poi trasferirsi a Parigi; qui iniziò lavorando come segretaria e modella, senza mai abbandonare però il sogno di diventare fotoreporter. Proprio nella capitale francese incontrò un giovane ungherese appassionato di fotografia, Endre Friedmann, che, scappato per ragioni politiche dalla sua terra, aveva non poche difficoltà a farsi conoscere ed apprezzare. Fu proprio Gerda ad inventare per lui una sorta di marchio, costruendogli addosso un personaggio (quello di fotografo americano ricco e famoso di nome Robert Capa) che nel giro di pochissimo gli portò fortuna e lavoro. Gerda, che con Capa visse un profondo legame non solo professionale, ebbe un’esistenza davvero brevissima: partita con lui per documentare la Guerra in Spagna, cadde sul campo di battaglia investita da un carro armato. Aveva solo ventisette anni.
‘Mi piaceva raccontare la storia di una donna attraverso lo sguardo di quelli che l’hanno amata, ha spiegato a suo tempo la Janeczek in un’intervista, La ragazza con la Leica, infatti, è la storia di Gerda Taro narrata attraverso i ricordi di tre persone che l’hanno molto amata: Ruth Cerf, un’amica di Lipsia con cui condivise le prime difficoltà a Parigi, e due suoi amanti, Willy Chardack e Georg Kuritzkes, suo ultimo fidanzato prima del grande amore vissuto con Capa.
Ben quattro dei libri scelti a giugno per la celebre cinquina finalista raccontano avvenimenti o personaggi del XX secolo: non solo il romanzo di Helena Janeczek, che ha puntato i riflettori su una figura straordinariamente affascinante come Gerda Taro, ma anche Lia Levi, che ha raccontato la storia di una famiglia genovese ai tempi delle Leggi Razziali del ’38, Sandra Petrignani, che ci ha regalato la prima vera biografia di Natalia Ginzburg (intrecciata, tra l’altro, con la storia della stessa autrice) e Marco Balzano, che con Resto qui, ha raccontato le vicende del comune di Curion, in Sud Tirolo, distrutto nel ’50 per fare posto ad una diga. Il gioco, di Carlo De Amicis, propone invece una storia contemporanea decisamente più forte: proprio per le tematiche trattate, in cui si intrecciano sesso, passioni e desiderio, è stato escluso dalla corsa al Premio Strega Giovani 2018.
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