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Premio Strega a Helena Janeczek: ‘Dalla mia protagonista ho imparato a vivere nel presente’

[didascalia fornitore=”ansa”]Premio Strega: Helena Janeczek, vincitrice della LXXII Edizione[/didascalia]

Helena Janeczek è la vincitrice della LXXII edizione del Premio Strega con il romanzo ‘La ragazza con la Leica’ (edizioni Guanda). “L’emozione è grandissima, non sono mai stata al Ninfeo come ospite del premio ed entrarci la prima volta per poi uscirne da vincitrice è sconvolgente”, ha detto l’autrice che ha raccontato la storia avventurosa della fotografa Gerda Taro, la compagna di Robert Capa, uccisa durante la guerra civile spagnola.

“Dalla mia protagonista ho imparato a vivere nel presente, ogni cosa che accadrà non potrà che trovarmi felice. Già adesso questo libro ha trovato degli ottimi editori in Francia, negli Stati Uniti e in Germania. Spero che ci siano altre traduzioni”, ha commentato Helena Janeczek, emozionata e felice di aver conquistato il gradino più alto del podio del Premio Strega 2018, tenutosi come da tradizione, nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia dove Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017, ha presieduto il seggio di voto.

Il romanzo di Janeczek ha vinto con 196 voti tra cartacei e elettronici: “Pensavo – ha detto la vincitrice – ad una situazione molto più fluttuante e incerta, pensavo che il verdetto fosse ancora aperto. Speravo nella vittoria ma non me l’aspettavo. Non mi aspettavo, sinceramente, che questo libro, che mi ha accompagnato per sei anni, potesse passo dopo passo andare così lontano”. Ma andiamo a vedere chi sono gli altri partecipanti che si sono piazzati dietro di lei in classifica:

Marco Balzano con ‘Resto qui’ (Einaudi) ha guadagnato 144 voti: “Le parole – ha spiegato lo scrittore – ti portano a volte dove non pensi di arrivare. Il mio romanzo, che non vuole essere provocatorio, è il racconto di una pagina della storia d’Italia che ho fatto descrivere da una voce di donna. Esploro la difficoltà dei confini, luoghi deputati allo scambio che la mala politica e la crudeltà dello storia trasformano in muri e luoghi di conflitto”.

Sandra Petrignani con ‘La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg’ (Neri Pozza) ha raggiunto 101 voti piazzandosi al terzo posto. Dietro, chiudono la classifica Carlo D’Amicis con ‘Il gioco’ (Mondadori) che ha raggiunto 57 preferenze, e Lia Levi con ‘Questa sera è già domani’ (Edizioni e/o) che ha raccolto 55 voti.

554 il totale dei voti espressi: 400 quelli degli Amici della domenica, 40 di lettori forti selezionati da librerie indipendenti italiane associate all’ALI e 20 voti di collettivi provenienti da scuole università e da circoli di lettura, in particolare delle Biblioteche di Roma, cui si sono aggiunti, dallo scorso anno, 200 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 20 Istituti Italiani di cultura all’estero, per un totale di 660 aventi diritto.

Una vittoria al femminile

L’edizione del 2018 del Premio Strega è stato un successo e ha visto ben 3 finaliste su 5 concorrenti e una vincitrice, che mancava dal 2003 quando fu premiata Melania Mazzucco con ‘Vita’. Tra i tavoli del Ninfeo c’era anche il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli, che ha lasciato il suo commento dopo le polemiche sollevate dalle sue recenti dichiarazioni secondo cui “ancorati allo Strega e al Campiello ci siamo persi i giovani”.

“Dobbiamo scatenare la capacità dei giovani di consumare e avere fame di cultura”, ha evidenziato Bonisoli: “Quello dei libri è un sistema complesso, che ha come punti di riferimento il premio Strega e il premio Campiello, che forse ha perso di vista ciò che sta nascendo tra i giovani e non sappiamo che cosa sia. Dobbiamo domandarci: cosa vogliono consumare, in termini di cultura, i giovani. Bisogna saperli ascoltare”.

Un sostegno ai giovani

A sostenere da diversi anni il premio Strega è Bper Banca che ha voluto premiare i 5 finalisti dell’edizione 2018: “Abbiamo consegnato agli scrittori un premio ideato attraverso un concorso di idee cui hanno partecipato i giovani: è il nostro modo di segnalare il nostro interesse nei confronti della lettura. Ci fa piacere contribuirla a sviluppare tra i giovani che sono il nostro futuro”, ha commentato il vicedirettore generale Gian Enrico Venturini.

In collaborazione con AdnKronos

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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