[didascalia fornitore=”ansa”]Lo scrittore basco Fernando Aramburu, vincitore del Premio Strega Europeo 2018[/didascalia]
Il Premio Strega Europeo 2018 ha il suo vincitore: è lo spagnolo Fernando Aramburu che, con il romanzo Patria, si è aggiudicato la quarta edizione del premio che lo Strega tradizionale dedica alla narrativa europea. L’annuncio, domenica 13 maggio 2018, al Salone Internazionale del Libro di Torino, alla presenza di Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, di Maria Ida Gaeta, direttore della Casa delle Letterature di Roma e del Festival Internazionale Letterature, di Natale Antonio Rossi, presidente della Federazione Unitaria Italiana Scrittori, e di Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Bellonci. Il romanzo di Aramburu, pubblicato in Italia da Guanda con la traduzione di Bruno Arpaia, è la storia di due famiglie basche che ad un certo punto della loro vita vengono sconvolte da un tragico avvenimento.
Allo scrittore basco Fernando Aramburu, dunque, autore del romanzo bestseller in Spagna Patria, è andato il Premio Strega Europeo 2018, il riconoscimento istituito nel 2014 in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, per far conoscere le voci più interessanti della narrativa europea contemporanea.
Patria, ha spiegato lo stesso Aramburu, racconta ‘storie di sofferenza, piccole storie della mia terra d’origine (i Paesi Baschi, ndr) attraverso l’esperienza di vita dei miei personaggi’.
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Ambientato alle porte di San Sebastián, Patria è la storia di due famiglie, quelle di Joxian e del Txato, vicine di casa ed inseparabili in tutto, dalle serate in osteria alle domeniche in bicicletta. Ma quando Txato muore vittima di un attentato dell’ETA, le loro vite cambiano per sempre e quei vicini, che per anni si sono dichiarati amici, sembrano distaccarsi sempre più. Nella ricerca affannosa della verità e di una riconciliazione tra i protagonisti della vicenda, l’autore racconta la storia di una comunità straziata dal terrorismo, gente comune lacerata negli affetti da un fenomeno, quello dell’ETA, che lo stesso scrittore ha vissuto in prima persona.
‘Sono molto grato per questo premio, il commento di Fernando Aramburu, vincitore con Patria del Premio Strega Europeo 2018, e voglio riconoscere anche il merito del mio traduttore italiano e dei miei concittadini, che per anni hanno subito dolore’.
Nato a San Sebastián nel 1959, Fernando Aramburu, dopo la laurea in Filologia Ispanica, insegna per alcuni anni spagnolo in Germania. Comincia a dedicarsi alla scrittura spaziando dalla narrativa alla saggistica e pubblica il suo primo romanzo, Fuegos con limón, nel 1996. Patria è la sua ultima fatica letteraria (Aramburu è autore, tra l’altro, di poesie, racconti e di opere narrative per l’infanzia) e, oltre al Premio Strega Europeo 2018, si è aggiudicata, in Spagna, il prestigioso Premio de la Crítica 2016.
Oltre a Patria di Fernando Aramburu (al quale è andato un riconoscimento del valore di 3mila euro), erano in lizza per il Premio Strega Europeo 2018, La scomparsa di Josef Mengele, di Olivier Guez, Peccati gloriosi, di Lisa McInerney, Hotel Silence, Auður Ava Ólafsdóttir e Si scioglie, di Lize Spit.
[didascalia fornitore=”ansa”]Jenny Erpenbeck, vincitrice del Premio Strega Europeo 2017[/didascalia]
Il Premio Strega Europeo è stato istitutito nel 2014 durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Lo spirito del riconoscimento è quello di valorizzare, e far conoscere, le voci più interessanti della narrativa contemporanea europea, ed è per questo rivolto a cinque scrittori (tradotti e pubblicati in Italia) che hanno vinto un importante riconoscimento in patria. Ecco, del Premio Strega Europeo, tutti i romanzi vincitori:
2017: Voci del verbo andare, di Jenny Erpenbeck – Pubblicato da Sellerio e tradotto da Ada Vigliani;
2016: Gli anni, di Annie Ernaux – Pubblicato da L’orma e tradotto da Lorenzo Flabbi;
2015: Forse Esther, di Katja Petrovskaja – Pubblicato da Adelphi e tradotto da Ada Vigliani;
2014: Il tempo della vita, di Marcos Giralt Torrente – Pubblicato da Elliot e tradotto da Pierpaolo Marchetti.
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