Era il 1947 quando Goffredo e Maria Bellonci istituirono quello che oggi è il riconoscimento letterario più ambito dagli scrittori, il Premio Strega. Nella storia del Premio tanti sono stati i capolavori della narrativa italiana, da Tempo di uccidere di Flaiano a Lessico famigliare della Ginzburg, da Il nome della rosa di Eco a Non ti muovere della Mazzantini.
A selezionare i titoli, prima 27, poi 12 fino alla nota “cinquina” o “sestina” come quest’anno, è la storica giuria degli Amici della domenica.
In attesa che tutti i premi vengano assegnati rivediamo quali romanzi si sono aggiudicati i vari premi nelle ultime dieci edizioni.
SANDRO VERONESI: IL VINCITORE DEL PREMIO STREGA 2020
PREMIO STREGA, I FINALISTI DI QUEST’ANNO
Antonio Pennacchi si aggiudica l’edizione del 2010 con Canale Mussolini, edito da Mondadori. Il romanzo racconta le vicende della famiglia Peruzzi, contadini originari del Nord che si ritrovano a lavorare nelle Paludi Pontine nell’ambito del progetto di bonifica della zona dell’agro pontino.
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Vince il premio Storia della mia gente di Edoardo Nesi (Bompiani), uno spaccato dell’Italia nelle vicende delle industrie tessili di Prato, costrette a mutare assetto e aspetto prima in ragione della concorrenza cinese e poi a causa della crisi economica degli ultimi anni. L’esperienza personale dell’autore, per molti anni a capo della ditta di famiglia, fa sì che quest’opera si collochi a metà strada tra il romanzo, il saggio e l’autobiografia.
Il romanzo di Alessandro Piperno Inseparabili. Il fuoco dei ricordi (Einaudi) vede come protagonisti della storia i fratelli Filippo e Samuel Pontecorvo, inseparabili come i pappagalli che non riescono a vivere l’uno senza l’altro. Ma la vita riserva loro sorprese e quel rapporto simbiotico si avvia verso un cambiamento forse radicale.
Vincitore dello Strega del 2013 e del Premio Mondello nella categoria Premio Opera Italiana è Resistere non serve a niente di Walter Siti, edito da Rizzoli. In una società votata al dio denaro, il protagonista Tommaso, un tempo ragazzino obeso, poi matematico mancato, si muove tra ambigue e non sempre sane amicizie.
Francesco Piccolo racconta la propria esperienza di vita in Il desiderio di essere come tutti (Einaudi) e si aggiudica lo Strega con un’opera dai connotati autobiografici e di formazione. La vicenda del protagonista si snoda in anni cruciali della storia italiana, dai funerali di Enrico Berlinguer al governo di Romano Prodi, dal rapimento di Aldo Moro all’ascesa politica di Silvio Berlusconi.
Ancora un romanzo Einaudi vince lo Strega del 2015: Nicola Lagioia racconta l’ascesa e la caduta di una ricca famiglia sullo sfondo di una Puglia in cui la speculazione edilizia si avvia a devastarne il territorio. La ferocia tocca i grandi temi del cinismo della società e del potere, della famiglia e della crisi dei rapporti al suo interno.
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Edoardo Albinati con La scuola cattolica (Rizzoli) ci porta a Roma in un quartiere apparentemente tranquillo in cui in realtà si muovono alcune delle personalità più inquietanti e controverse della cronaca nera italiana.
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Le otto montagne di Paolo Cognetti (Einaudi) vince l’edizione di quest’anno con una storia sull’amicizia e sulla montagna: Pietro e Bruno sono amici fin dall’adolescenza e tra le valli tra Piemonte e Valle d’Aosta si muovono prima da ragazzini e poi da adulti, sempre conservando la consapevolezza che la montagna è prima di tutto un luogo dell’anima.
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Tedesca di origine ma italiana d’adozione, la Janeczek vince con il suo romanzo edito da Guanda l’edizione del 2018. La storia de La ragazza con la Leica è quella di Gera Taro, fotografa morta sul campo durante la Guerra civile spagnola, e le voci sono quelle delle persone che l’hanno amata e che ne tratteggiano la biografia attraverso i propri ricordi.
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M. il figlio del secolo di Antonio Scurati (Bompiani) vincitore dell’edizione del 2019 è un assoluto capolavoro. Un romanzo in cui nulla viene inventato ma che anzi sorprende per la straordinaria quantità di fonti utilizzate e che descrive con lucidità il primo atto della parabola di Mussolini, dal 1919 al 1925. Dalla fondazione dei Fasci italiani di combattimento al delitto Matteotti la storia di un paese che si consegna alla dittatura.
Nel 2014 viene istituito il Premio Strega Europeo dedicato a scrittori tradotti e pubblicati nel nostro Paese che abbiano ricevuto importanti riconoscimenti nel loro paese d’origine.
Il primo titolo ad aggiudicarsi questo riconoscimento che nasce con l’intento di rendere omaggio alla cultura europea è Il tempo della vita dello spagnolo Marcos Giralt Torrente. La storia, che presenta diversi motivi autobiografici, è quella del difficile rapporto tra un padre e un figlio distanti e separati ma sempre alla continua ricerca l’uno dell’altro.
Sullo sfondo di un’Europa devastata dal Nazismo e dal Comunismo, l’ucraina Petrowskaja racconta in Forse Esther un viaggio attraverso la Storia per riuscire a ricostruire la propria storia, le proprie radici e la propria famiglia.
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Gli anni è un’autobiografia impersonale che attraversa gli anni dal dopoguerra ad oggi, scandita dai giorni di festa trascorsi in famiglia e la cui memoria è affidata a fotografie descritte all’interno della vicenda. Una storia che fonde magistralmente la vicenda individuale a quella corale e collettiva di un mondo che pur cambiando riesce a conservare la propria bellezza.
Voci del verbo andare è un reportage letterario della tedesca Erpenbeck che ci accompagna da Lampedusa a Berlino dando voce alle storie dei migranti del Ciad, della Nigeria e del Ghana.
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Patria è un romanzo ambientato alle porte di San Sebastiàn, nei Paesi baschi, e racconta la storia di due famiglie legate da una profonda amicizia messa in crisi da un attentato dell’ETA. Aramburu narra la caparbietà di una donna intenzionata a non rinunciare alla verità e alla ricerca dei responsabili della morte di suo marito sullo sfondo di una comunità lacerata dalla Storia.
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Fratelli d’anima è la storia di due amici cresciuti insieme in Senegal e catapultati nell’inferno della Prima guerra mondiale. La guerra, la sofferenza, i nemici dagli occhi azzurri portano Alfa sull’orlo di un abisso da cui solo le parole, solo la letteratura sarà in grado di salvarlo.
Dal 2014 accanto allo Strega tradizionale troviamo una speciale edizione che vede come protagonisti i giovani, chiamati ad esprimersi, attraverso una giuria di 400, su chi secondo loro debba essere il vincitore del Premio.
Dall’Etiopia al Sudan alla Libia, 8000 km per raggiungere l’Italia: Non dirmi che hai paura è la vera storia di Samia, che nonostante tutto non ha smesso di nutrire i propri sogni.
Le onde che travolgono la superficie del mare e della vita, esattamente come accade ai protagonisti del romanzo Chi manda le onde, una costellazione di naufraghi che ruota attorno a Serena e ai suoi due figli, Luna e Luca.
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La scrittrice racconta il rapporto con l’amato padre e i con i vari ruoli da lui ricoperti, segnati tutti da una vitalità e una fragilità eccezionali.
Autenticità, della parte più profonda di sé. Il libro Dove troverete un altro padre come il mio, edito da Ponte alle Grazie, racconta il tormentato rapporto col padre, figura dalle mille sfumature ma punto di riferimento essenziale nella vita della scrittrice.
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L’edizione 2017 è stata (stra)vinta da Paolo Cognetti che, con Le otto montagne, si è aggiudicato il premio tradizionale, lo Strega Giovani e lo Strega Off. La storia racconta l’amicizia tra due ragazzi, Pietro e Bruno, dall’adolescenza all’età adulta; ma mentre l’uno vive le montagne solo d’estate, quando parte in vacanza con i genitori, l’altro è nato e cresciuto lì, nel contesto naturale che fa da sfondo al racconto (le vallate tra il Piemonte e la Valle d’Aosta). Un romanzo di formazione sul valore dell’amicizia, in cui la montagna è, sì, pascoli, dirupi, creste e torrenti, ma anche luogo dell’anima intimo e suggestivo.
Le leggi razziali si abbattono sugli ebrei italiani e la vita non è più la loro. Questa sera è già domani è la storia di una famiglia di Genova durante le persecuzioni, i drammi personali e i destini inesorabilmente segnati da una Storia che tutto travolge.
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Fedeltà di Marco Missiroli. Un matrimonio perfetto, saldo e sicuro viene messo in crisi da quello che i protagonisti Carlo e Margherita chiamano “il malinteso”: un tradimento o forse solo il desiderio di tradire e fuggire da un’esistenza e delle scelte che hanno solo la parvenza della felicità.
Mencarelli con il suo romanzo Tutto chiede salvezza oltre ad essere rientrato nella sestina dei finalisti si è aggiudicato anche l’ultima edizione del Premio Strega Giovani.
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