Lara, un’imprenditrice di 49 anni, ha preso una pillola per dimagrire ed è rimasta paralizzata. E’ stata colpita da un ictus, sulle cui cause sta indagando la Procura, che ha aperto un’inchiesta per lesioni gravissime. La donna non parla più, si esprime soltanto a gesti, utilizzando la mano sinistra, e per lei è impossibile alzarsi dal letto. Il braccio e la gamba destra sono paralizzati. Tutto sarebbe da attribuire ad una pillola dimagrante a base di fenilpropanolamina, che la donna, residente ad Albano Laziale, ha preso il pomeriggio del 9 settembre scorso, quando ha deciso di iniziare la dieta.
Già il giorno dopo sono subentrati i sintomi della paralisi. La pillola era a base di una molecola anoressizzante e adesso la Procura ha insinuato il dubbio che l’ictus, con la conseguente paralisi, sia stato provocato proprio da questa. Alcuni sospetti sono comprovati, perché la molecola in questione, oltre ad avere l’effetto di ridurre l’appetito, avrebbe dato delle evidenze scientifiche nel provocare emorragie cerebrali. Per questi motivi il suo uso nelle diete dimagranti è stato ampiamente ridimensionati.
Alla donna la pillola era stata prescritta da un medico nutrizionista, che adesso risulta indagato. La Procura ha avviato una consulenza farmacologica, per stabilire le cause dell’ictus. Lara voleva dimagrire dopo la gravidanza, che l’aveva portata a dare alla luce due gemelli. Per questo si era rivolta al dietologo.
La questione rimane aperta, anche perché non esiste un divieto esplicito di vendita della fenilpropanolamina e diverse inchieste sono aperte proprio sugli effetti di questa molecola. Si sta indagando pure se ci siano responsabilità da accertare a carico del Ministero della Salute per la mancata revoca dell’autorizzazione alla vendita del composto chimico.