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Se lo chiede Presa diretta, il programma d’inchieste su Rai 3 condotto da Riccardo Iacona, nella prima puntata intitolata Utilizzatori finali (la nuova stagione da domenica 7 settembre, 21.10): “Chi sono gli uomini che non si sono fermati neanche di fronte a due minorenni?“. Le cosiddette baby prostitute nel quartiere romano dei Parioli, di cui tanto si è parlato sul piccolo schermo quando scoppiò il polverone, lo scorso marzo. A ricostruire la vicenda, con la provocazione ancorata i fatti proposta dal programma tv, ci penseranno anche degli attori per dare un nome e un volto a quanto capitato, di certo non per caso, alle due ragazzine di 14 e 15 anni che per mesi si sono prostituite negli appartamenti romani.
Se si è spesso parlato di cosiddette baby squillo, il più delle volte non si è accennato a quelli che Presa diretta chiama gli utilizzatori finali di queste vite: centinaia di uomini adulti che hanno contattato le due ragazzine. “Chi sono questi uomini?“, senza scrupoli, “che non si sono fermati neanche davanti a due minorenni?“, si chiederà il programma d’inchieste.
Ma non solo: “Cosa cercano i milioni di Italiani che abitualmente pagano le donne per avere rapporti sessuali con loro, per le strade, nelle case, nei bordelli in Italia e all’estero?“.
Quello delle prostitute minori di 18 anni non sarà l’unico tema social(e) affrontata dalla trasmissione televisiva: la domenica successiva, 14 settembre sarà la volta della legalizzazione delle marijuana. Anche qui, un titolo di evidente provocazione: L’erba del vicino, incentrata sulla coltivazione e sul consumo di cannabis. Dal proibizionismo al laissez-faire un giro per il mondo, grazie ai giornalisti di Rai 3. Dalla California a Denver, ai ‘Social Cannabis Club’ spagnoli. E, ancora, dall’esperienza della de-penalizzazione in Portogallo, al fenomeno del Poliabuso di sostanze anche in Italia, fortemente proibizionista.
Stasera, inoltre, in seconda serata Doc 3 propone Smile, un ‘viaggio’ nell’universo giovanile contemporaneo per raccontare come la cocaina distrugge i ragazzi delle “giovani generazioni”: interviste e documentario per ricostruire al meglio l’affresco di dipendenza e bisogno che caratterizza queste storie.
L’altro tasto dolente che Presa diretta tratterà riguarda davvero tutti: il Trasporto pubblico italiano, in onda domenica 21 settembre. Il 70% dei mezzi adibiti al trasporto pubblico italiano andrebbe sostituito, ma non lo si fa: Roma, Napoli, Catania e Genova. Dal Nord, al Sud, passando per il Centro, gli ‘stati dell’arte’ del trasporto pubblico si somigliano e si pigliano; non solo denunce dal programma, ma anche suggerimenti per cambiare lo status quo: “Eppure, in questa situazione di drammatico gap le nostre fabbriche che producono autobus sono chiuse. Come mai? E quale occasione di sviluppo stiamo perdendo non investendo nel trasporto pubblico?“.
Presa Diretta per ora andrà in onda con quattro appuntamenti tv, prima di cedere il passo a Report di Milena Gabanelli. Però, tornerà dal 2015 con altri 12 appuntamenti, inchieste di prima firma nel prime time di Rai 3. Il primo ciclo di trasmissioni, infatti, si chiude domenica 28 settembre con una puntata dedicata ad una grande occasione di sviluppo mancata, dal titolo Fondi Europei. L’Italia non ha ancora speso 15 miliardi di euro che l’Europa le ha assegnato. E che sicuramente perderà se non li spenderà entro il 2015. “Come è possibile? E quali sono le occasioni di sviluppo, di ammodernamento del nostro Paese e di creazione di nuovi posti di lavoro che si stanno perdendo per colpa dell’inefficienza delle Regioni e del Governo?“.
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