Disney Italia, settimana scorsa, ha invitato i giornalisti alla presentazione ufficiale in Italia del nuovo film Disney intitolato Oceania. La pellicola numero 56 della storia della casa produttrice uscirà nelle nostre sale cinematografiche il 22 dicembre di quest’anno e sarà il secondo lungometraggio animato del 2016 dopo Zootropolis.
A presentare il film d’animazione targato Disney ci ha pensato Osnat Shurer, la produttrice nata in Israele ma cresciuta negli Stati Uniti è una delle migliori nel suo campo e ha lavorato come produttrice esecutiva in molti cortometraggi della Pixar, tra cui Lifted e One Man Band, ed inoltre ha lavorato ad un corto esposto al MOMA di New York, Artscape.
La trama del film ruota attorno all’avventura di una ragazzina di 16 anni di nome Vaiana. La coraggiosa adolescente vuole aiutare il suo popolo ed è per questo che si imbatterà in un viaggio attraverso l’Oceano Pacifico, affiancata dal semidio Maui. Osnat Shurer ha spiegato diverse clip che sono state mostrate alla stampa, cercando di raccontare la lavorazione di animazione, di disegno e le caratteristiche dei personaggi principali.
Il film è diretto da Ron Clements e Johns Musker, e qui ho praticamente già detto tutto: Clements e Musker hanno creato alcuni dei film d’animazione più belli della storia, non solo della Disney ma del cinema in generale, come La Sirenetta, Aladdin e Hercules. I due registi hanno deciso di mettersi ancora una volta alla prova con un film molto diverso e ancora più particolare. Per realizzarlo si sono, di fatto, trasferiti nelle terre delle isole del Pacifico per assoporare le loro usanze, le culture e i modi di vivere. Qualsiasi sfumatura è fondamentale per la creazione di un prodotto perfetto e il più reale e vero possibile.
L’ispirazione nasce dalle leggende, dai miti, dai mostri che hanno per anni contraddistinto questa porzione di mondo ed è da qui che nasce l’intero lungometraggio della Disney. Questo film ha avuto una gestazione di ben 5 anni, è stata un’impresa davvero difficile ma finalmente la Disney ha mostrato una prima parte del film cercando di evitare grossi spoiler.
Per quello che ho visto, e parlo ovviamente a titolo personale, il film d’animazione della Disney, Oceania, sembra un ottimo lungometraggio. La qualità con cui è stato realizzato, la fedeltà, soprattutto, con cui hanno lavorato in Disney per arrivare al prodotto finale sembra davvero di altissimo livello. L’unico appunto è la fisionomia dei personaggi che sembra sempre simile ai disegni di film già visti e questo può essere apprezzato oppure no, è un gusto personalissimo. A mio avviso, a volte, bisognerebbe cercare di staccarsi un po’ dalla routine e creare personaggi meno simili tra di loro.
Ma passiamo alla parte più gustosa, quella delle domande che sono state rivolte alla produttrice Osnat Shurer. Sarebbe inutile, forzato e no-sense, a mio avviso, parlarvi delle scene che ho apprezzato in anteprima e quelle che mi sono piaciute meno, per quell’aspetto ci sarà l’anteprima del film d’animazione e li sviscererò più approfonditamente ogni aspetto del film. Ecco le domande che sono state rivolte in sala stampa, all’interno del cinema Orfeo di Milano, alla produttrice:
Per spezzare il ghiaccio si parla della tecnica di animazione, soprattutto per quanto concerne l’acqua: quanto avete lavorato sull’animazione dell’oceano all’interno del film?
Si può dire, in realtà, che l’oceano in questo film d’animazione sia davvero un personaggio del film e componga il cast dei personaggi come se fosse Vaiana o Maui. L’acqua, l’oceano, è sempre molto difficile da realizzare in una pellicola d’animazione ma in questo lungometraggio occupa circa l’85% all’interno dell’intero film. Insomma, compare sempre ed è per questo che abbiamo dovuto lavorare sodo. Dietro c’è un lavoro di ricerca e studio: ci sono diversi programmi, da lontano da vicino e intermedio perché l acqua si comporta in modi diversi in base al punto d’osservazione.
Chi è Vaiana? Ricorda Merida di Brave della Pixar. Non si rischia di non avere più alcuna differenza tra i personaggi Pixar e Disney?
Vaiana per me invece è unica, ha un bilanciamento tra empatia e compassione, ma anche determinazione e coraggio. Forse facciamo dei confronti perché fino ad ora ci sono troppe poche protagoniste femminili nel mondo dell’animazione e quindi facciamo con loro i confronti anche se in realtà sono personaggi diversi.
L’animazione 2D dei tatuaggi è stata realizzata con una tecnica rivoluzionaria, combinata con la computer grafica. Com’è stato lavorarci?
Abbiamo pensato di unire l’animazione tradizionale con quella in 3D perché il tatuaggio è un’arte molto grafica, così il mini Maui tatuato sul petto è stato animato tradizionalmente e su un personaggio in 3D e quindi c’è questa commistione tra 2D e 3D. E’ stato creato un nuovo software apposta per Oceania.
Oceania ha un suo contesto storico oppure sarà una storia completamente senza tempo?
La storia si svolge 2000 anni fa. I polinesiani erano navigatori esperti ma poi per 1000 anni hanno deciso di fermarsi. Il film vuole creare una rappresentazione veritiera della cultura, degli oggetti e del cibo che 2000 anni fa c’era in queste zone delle isole dell’oceano pacifico.
Chi sono le noci di cocco, personaggi cattivi? E come avete utilizzato questo importante simbolo per la cultura locale?
I Kakamora non sono noci di cocco ma sono personaggi che usano come armatura delle noci di cocco. Nella cultura polinesiana la noce di cocco è fondamentale. Viene utilizzato in tantissime situazioni: per mangiare, per cacciare, per lavorare e perché no anche come armatura. I Kakamora sono, secondo una leggenda, dei piccoli esseri ma nessuno sa come erano fatti. Non sono cattivi ma sono esseri che si arrangiano vivono di espedienti e anche loro cercano il cuore che cerca Vaiana.
Come avete scelto i doppiatori? Vi siete ispirati alla loro fisicità per creare i corpi dei personaggi?
Siamo stati molto fortunati a trovare le giuste voci per i nostri personaggi e abbiamo cercato di trovare delle persone che avessero delle origini delle isole del pacifico per poter interpretare i personaggi di Oceania in modo coerente. Per Maui avevamo in mente solo Dwayne Johnson e per fortuna ha accettato. Tra l’altro la sua famiglia, in parte, ha origini samoane. Per quanto riguarda la voce di Vaiana la scelta è stata difficile. Abbiamo cercato tra centinaia di voci e alla fine una nostra collaboratrice si è ricordata di aver sentito Auli’i Cravalho, che proviene dalla Hawaii ed è stata perfetta, tra l’altro somiglia a Vaiana anche fisicamente ma è solo un caso visto che i personaggi sono stati realizzati ben prima della scelta dei doppiatori.
Chi è l’antagonista?
Il nemico principale è il personaggio fatto di lava (visto all’inizio della prima clip che ci è stata mostrata) anche questo personaggio è stato difficile da animare ma ci saranno altri avversari che Vaiana e Maui dovranno affrontare sia grandi che piccoli.