Non si placano le polemiche della maggioranza sulle dichiarazioni di Giuseppe Busia. Il presidente dell’anti corruzione non ha intenzione di dimettersi.
Dopo il codice appalti voluto dal governo, erano arrivate tramite un’intervista le considerazioni di Giuseppe Busia. Il presidente dell’Anac è stato fortemente criticato dall’opposizione, in particolar modo dalla Lega, che ha chiesto addirittura le dimissioni. Busia però ha risposto che la sua volontà è quella di collaborare col governo, e di rimanere in carica fino al 2026.
Complessivamente un buon codice, dice Giuseppe Busia, che ricorda come alcune parti sono effettivamente state scritte dall’anti corruzione. Il presidente dell’Anac è stato duramente attaccato dal governo, che non ha perso tempo ad alzare i toni dopo i primi commenti relativi al nuovo codice appalti.
Il codice, approvato dal governo la scorsa settimana – che rientra nel piano del Pnrr – rivoluziona l’assegnazione degli appalti con uno snellimento degli iter burocratici, con la digitalizzazione prevista per il 2024, puntando sulla rapidità.
A tal proposito, in termini di corruzione, Busia era intervenuto tramite una recente intervista rilasciata a Repubblica, nella quale alle domande del giornalista aveva toccato alcuni tasti dolenti riguardanti proprio la possibilità di favorire atti illeciti. La Lega ha tuonato, parlando di inadeguatezza del ruolo da parte di Busia e di non imparzialità, chiedendone le dimissioni.
Le risposte a tali critiche sono arrivate nella giornata di oggi da parte del presidente dell’Anac, che è stato ospite a Mezz’ora in più. In trasmissione Busia dice di aver fatto il suo dovere, e di non avere alcuna intenzione di dimettersi.
Ma chi se non il presidente dell’anticorruzione avrebbe dovuto commentare tale codice? Del resto lo stesso Busia ha ammesso che il codice rimane scritto fondamentalmente bene. I suoi toni durante l’intervista non avrebbero mai fatto pensare a una tale reazione – spropositata – da parte della Lega.
Le critiche riguardavano le soglie, ha ribadito Busia, che ha chiarito come nel codice non c’è necessita di confrontare due preventivi, una regola non adeguata dice il presidente dell’Anac. “Se posso scegliere discrezionalmente l’impresa tecnicamente c’è un maggiore rischio di corruzione, lo sostengono anche i costruttori. E si penalizzano le piccole imprese“.
Ospite a Mezz’ora in più di Lucia Annunziata, Busia ha poi ribadito che non intende dare le dimissioni, nonostante le pressioni da parte della maggioranza, ma che il suo compito è quello di collaborare con il governo, fino alla fine del suo mandato nel 2026. Le stesse puntualizzazioni, identiche, erano inoltre arrivate nel 2021, conclude il suo intervento.
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