Se soffrite di pressione alta, e non sapete cosa mangiare, ecco la dieta perfetta per risolvere il problema. Seguire un’alimentazione corretta, infatti, aiuta non solo chi soffre di ipertensione arteriosa, ma è fondamentale per mantenersi in forma e in buona salute. In caso di pressione alta, un problema che interessa peraltro buona parte della popolazione italiana, non basta diminuire il consumo di sale a tavola (e di quegli alimenti che ne contengono molto), ma è necessario seguire un regime alimentare appropriato che – oltre all’uso di cibi reperibili tutto l’anno – rappresenta un valido supporto alle terapie farmacologiche. Per chi soffre di pressione alta, dunque, ecco cosa mangiare per abbassarla.
E’ una delle domande più frequenti: in caso di pressione alta, cosa mangiare per abbassarla? Oltre ad evitare il sale da cucina – tranquillamente sostituibile con spezie ed erbe aromatiche – gli alimenti consigliabili, se si soffre di ipertensione, sono quelli ad alto contenuto di potassio (le banane, ad esempio, migliorano la salute cardiovascolare ed aiutano a portare la pressione arteriosa a valori più normali), di allicina (che si trova nell’aglio) e di antiossidanti, presenti soprattutto in frutta e verdura. Assai consigliati anche gli alimenti a basso contenuto di grassi e di sodio, quelli con un elevata presenza di fibre e quelli, col cioccolato fondente in primis, che contengono flavonoidi, nutrienti naturali prodotti da alcune piante, efficaci nell’aumentare l’elasticità dei vasi sanguigni abbassando i valori della pressione.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/salute/2017/10/09/pressione-alta-cause-sintomi-e-rimedi/52819/” testo=”Pressione alta, cause e rimedi”]
In caso di pressione alta, perciò, la dieta da seguire è semplice quanto efficace: quella Mediterranea – a base, com’è noto, di frutta, verdura, legumi, cereali, pesce, carne magra, ricca di olio d’oliva ma povera di latticini, carne rossa, salumi e dolci – è un ottimo ‘strumento’ per equilibrare il binomio pressione alta, dieta da seguire. Ciò che difficilmente manca sulla tavola degli italiani (olio d’oliva, verdure e frutta in primis) si è dimostrato un alleato efficace nel ridurre rischi cardiovascolari, di ipertensione e di altre patologie come il diabete, l’obesità e malattie precoci legate al cuore. In caso di pressione alta, perciò, la dieta da seguire prevede un uso razionato del sale, laddove per sale s’intende anche quello contenuto negli alimenti che solitamente mangiamo: cibi conservati (ad esempio quelli surgelati o in scatola, per i quali è bene controllare sempre il contenuto di sodio presente), sottolî e sottaceti, ketchup, senape, maionese e salsa di soia, alcuni salumi e formaggi, alcol, liquirizia, patatine, crakers e salatini di ogni tipo.
Ma quali sono, parlando di pressione alta e di cosa mangiare, gli alimenti ‘abbassa pressione’? Detto che frutta e verdura sono alla base di una dieta salutare, i cibi consigliati a chi soffre di pressione arteriosa alta sono soprattutto quelli poveri di sodio. La ‘raziona giornaliera’ raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è di non più di 2 grammi di sodio al giorno, pari a 5 grammi di sale marino, equivalenti ad un cucchiaino raso da tè. Per rendere più saporiti i cibi si possono usare le erbe aromatiche (salvia, menta, origano, prezzemolo, maggiorana, erba cipollina, sedano, porro, timo, semi di finocchio) le spezie (peperoncino, curry, zafferano e noce moscata), succo di limone e aceto. Tra gli alimenti che, per via dei nutrienti che possiedono, sono naturalmente ‘abbassa pressione’ c’è l’aglio, che per la presenza di allicina ha ottime proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e ipotensive (soprattutto se si consuma crudo), fragole e mirtilli (perché contengono antiossidanti che riducono i radicali liberi presenti nel nostro organismo), il succo di barbabietola, i fiocchi d’avena e, ottimo anche come antidepressivo, il cioccolato fondente. E ancora angurie (per via della citrullina che produce ossido nitrico efficace nell’aumentare la dilatazione di vasi sanguigni e arterie), pomodori, lenticchie e fagioli.
Chi soffre di pressione alta è bene che sappia anche cosa mangiare a colazione. Oltre ad essere un’ottima abitudine per iniziare al meglio la giornata, una colazione energetica – a base, ad esempio, di succo di frutta, confettura e pane integrale – può favorire l’abbassamento della pressione arteriosa. Anche il tè verde è un ottimo alleato: tra gli alimenti ‘abbassa pressione’ possiede una molecola – la catechina – che inibisce la produzione di angiotesina II, che è una sostanza responsabile del restringimento dei vasi sanguigni. Per chi soffre di pressione alta, la dose consigliata è di 1 o 2 tazze di tè verde al giorno.
Va da sé che chi soffre di pressione alta deve fare attenzione anche a cosa mangiare a cena la sera: un pasto abbondante, infatti, ricco ad esempio di grassi o fritture, può essere un problema un po’ per chiunque, di più per chi soffre di ipertensione. Per questo è consigliabile sempre un pasto leggero, a base ad esempio di petto di pollo e pomodoro con olio d’oliva, accompagnato da una fetta di pane integrale.
Uno studio condotto qualche anno fa dall’Università di Palermo e pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition, ha messo in evidenza un dato abbastanza significativo: se da una parte il caffè è in grado di prevenire i disturbi cardiovascolari, dall’altra può provocare qualche problema. In altre parole, mentre una tazzina di espresso può far rallentare il flusso di sangue al cuore, l’abitudine – nel tempo – di bere caffè, può essere invece più ‘salutare’. La ricerca è stata condotta esaminando il flusso di sangue di 20 adulti che hanno bevuto un solo caffè al giorno, tra normale e decaffeinato: se col decaffeinato il flusso di sangue rimaneva pressoché normale, bevendo il normale rallentava, con un consistente aumento della pressione arteriosa. Una spiegazione a ciò che gli stessi studiosi hanno chiamato ‘paradosso del caffè’ riguarda proprio la caffeina e gli antiossidanti contenuti nel caffè: se la prima sortisce l’effetto vasocostrittivo a breve termine, i secondi sono più efficaci sul lungo termine, risultando preventivi nei confronti di patologie cardiache e diabete.
Chi ha problemi di pressione alta deve prestare attenzione anche a cosa non bere: detto che il caffè, bevuto con criterio, contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna, ciò che si deve evitare è il tè nero, per via dell’alta dose di caffeina che contiene, e le bevande alcoliche, ad eccezione del vino: uno, al massimo due bicchieri al giorno, infatti, possono aiutare a mantenere la pressione a livelli normali. Anche gli infusi di semi di anice sono sconsigliati a chi soffre di ipertensione.
Chi soffre di pressione alta, infine, e si domanda cosa mangiare, è bene che tenga a mente altri due fattori importanti: non solo l’ipertensione può essere controllata badando a consumare alimenti gustosi ma efficaci come ‘abbassa pressione’, ma uno stile di vita adeguato e l’abitudine a fare attività fisica, possono essere un valido aiuto per tenere sotto controllo un problema diffuso come la pressione arteriosa alta.
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