[didascalia fornitore=”altro”]Foto Pixabay[/didascalia]
Sono scioccanti le confessioni rilasciate al pubblico ministero Laura Canovai da Don Paolo Glaentzer, il sacerdote di Rufignano a Sommaia, finito in manette con l’accusa di violenza sessuale aggravata su minore. Il prete ha spiegato che non era la prima volta che lui, 70 anni, e la sua vittima, una bambina di 10 anni, si appartavano in intimità in auto. Non solo, ha aggiunto a sua discolpa: ‘Era lei a prendere l’iniziativa’.
Il parroco ha ammesso senza grosse difficoltà al magistrato che episodi simili con la piccola di 10 anni erano già successi. Tra i due c’era una ‘relazione affettiva’, tuttavia l’uomo di chiesa ha precisato che non ci sono mai stati rapporti completi. In ogni caso non era lui a cercare le attenzione della bambina, ma a suo dire, era proprio lei a farsi avanti. La Nazione ha riportato alcuni stralci delle scioccanti dichiarazioni del prete: ‘Saliva sulle mie ginocchia e giocava con me. I genitori non sapevano nulla, sapevano che fra me e la bambina c’era un rapporto affettuoso e si fidavano. Non era la prima volta, era lei a farsi avanti’.
Le indagini a carico di Don Glaentzer, romano di nascita, sono attualmente in corso: l’obiettivo è scoprire se il sacerdote abbia adottato lo stesso comportamento anche con altri minori.
Il sacerdote era riuscito a infilarsi nella famiglia della piccola con grande facilità: capitava spesso che si fermasse a cena da loro, del resto avevano spesso bisogno di sostegno. Sovente capitava anche che al termine della serata, l’uomo facesse una passeggiata con la piccola. L’ultima volta è successo lunedì scorso, quando poi è scattato l’arresto. Erano circa le 22.30, il parroco e la bambina, con i pantaloni abbassati e la maglietta alzata, erano appartati in auto in un’area di sosta dietro a un supermercato tra Prato e Firenze. A un certo punto un residente della zona si è accorto della situazione è ha deciso di intervenire immediatamente.
Ha aperto subito lo sportello dell’auto e ha fatto uscire la bambina, poi si è avventato contro il sacerdote. La colluttazione è stata placata dall’arrivo tempestivo dei Carabinieri. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza che dapprima si è occupata della piccola e poi di altre persone rimaste lievemente ferite nella rissa.
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La vittima, da tempo sotto la custodia dei servizi sociali, dopo essere stata visitata dai volontari del 118, è stato inserita in un programma di sostegno psicologico.
L’arcivescovo Giuseppe Betori, ha dichiarato in una nota: ‘Alla Diocesi di Firenze non erano mai arrivate informazioni o segnali che potessero lasciare intuire condotte deplorevoli né tanto meno comportamenti penalmente rilevanti; altrimenti la diocesi avrebbe immediatamente agito’. Betori, che ha espresso la sua vicinanza alla piccola vittima e alla sua famiglia, ha poi aggiunto: ‘I fatti, così come contestati, già di per sé gravissimi, qualora fossero confermati dalle indagini per le quali ci si affida agli inquirenti, sono resi ancora più intollerabili e sconvolgenti in quanto attribuiti ad un sacerdote e sono causa di profondo dolore per le vittime e ferita aperta per l’intera comunità. Nel deprecare ripugnanti comportamenti, la diocesi ribadisce il dovere della ricerca della verità, la certezza che il Signore non abbandona la sua Chiesa’.
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