Previsioni meteo mensili: l’elaborazione del bollettino dell’Aeronautica Militare, ci proietta, non solo per tutto il mese in corso ma anche per i primi giorni di Luglio 2023. Come continuerà l’estate? Tornerà l’anticiclone africano o vivremo ancora di temporali e diffusa instabilità?
Le previsioni meteorologiche a breve termine, con dettagli sul tempo in specifiche località, sono limitate nel tempo a causa del carattere caotico dell’atmosfera. Al di là di alcuni giorni, queste previsioni diventano poco affidabili. Le previsioni a lungo termine rappresentano una vera e propria sfida, seppur piuttosto recente, nel campo delle previsioni meteorologiche operative.
Previsioni meteo: come interpretare quelle a lungo termine
Le previsioni a lungo termine differiscono significativamente da quelle di tipo classico in termini di dettaglio e affidabilità. Non forniscono informazioni specifiche sull’evoluzione del tempo in singole località o in istanti precisi della giornata.
Forniscono indicazioni probabilistiche sul possibile scostamento di un parametro meteorologico rispetto ai valori climatologici medi durante un determinato periodo.
Le previsioni di questa tipologia rappresentano, quindi, tendenze sull’andamento atmosferico atteso e forniscono un’idea approssimativa di ciò che possiamo ragionevolmente aspettarci nel periodo e nell’area indicati.
Tendenza previsionale, Giugno e Luglio 2023
05 Giugno – 11 Giugno 2023
Nella prima settimana di giugno, la regione mediterranea, compresa l’Italia, sarà influenzata da un campo di pressione relativamente instabile, con valori pressori abbastanza uniformi.
Questo scenario causerà condizioni meteorologiche instabili con precipitazioni superiori alla norma nelle regioni centrali e meridionali, così come in Liguria, nell’estremo Piemonte e nella maggior parte dell’Emilia-Romagna.
Nel resto del nord, le precipitazioni saranno invece in linea con i valori medi per il periodo. Le temperature saranno inferiori alle medie attese nel centro-sud, così come in Liguria, nel sud del Piemonte e nell’Emilia-Romagna, mentre saranno nella norma nel resto del nord.
12 – 18 Giugno 2023
Nella seconda settimana, si osserva una leggera anomalia negativa della pressione nell’area centro-occidentale del Mediterraneo, che intensificherà ulteriormente le condizioni di instabilità atmosferica. Di conseguenza, è probabile che si verifichino precipitazioni superiori ai valori tipici in tutto il paese. Le temperature rimarranno al di sotto delle medie in gran parte del territorio.
19 – 25 Giugno 2023
Nella terza settimana, l’anomalia negativa della settimana precedente si attenuerà, tornando a valori pluviometrici tipici nelle regioni centrali e meridionali. Tuttavia, il modello climatologico indica ancora una probabilità di precipitazioni superiori alla media al nord. Le temperature saranno ancora inferiori rispetto alle medie tipiche.
26 Giugno – 2 Luglio 2023
Nella quarta settimana, sembra che prevalga un regime di pressione mediamente occidentale, favorendo un aumento delle temperature che si avvicineranno alle medie stagionali. Tuttavia, permane un debole segnale di precipitazioni superiori alla media in gran parte del territorio.
Previsioni meteo, i limiti
Nonostante l’uso di modelli sofisticati e supercomputer, le previsioni meteorologiche non sono perfette. Un fattore limitante è rappresentato dalla disponibilità dei dati di osservazione, sia a livello del suolo che in quota, raccolti attraverso reti globali di stazioni meteorologiche. Tuttavia, queste reti presentano una copertura non uniforme, lasciando alcune zone senza dati meteorologici.
L’affidabilità delle previsioni dipende strettamente dalla qualità e quantità dei dati iniziali utilizzati per alimentare i modelli numerici. Per migliorare le previsioni, sarebbe necessario avere una copertura completa delle condizioni atmosferiche in ogni parte del mondo.
Questa sfida viene affrontata in parte attraverso l’utilizzo dei dati satellitari, anche se tali dati devono essere estrapolati e considerati solo stime approssimative. Inoltre, l’atmosfera si evolve rapidamente e le osservazioni vengono effettuate a intervalli fissi, fornendo quindi solo una visione parziale dell’evoluzione nel tempo.
Il futuro delle previsioni meteo
Uno degli obiettivi della meteorologia moderna è migliorare la raccolta dati al fine di risolvere in modo preciso e accurato le equazioni che descrivono il tempo atmosferico.
Il futuro della meteorologia vedrà sicuramente nuove frontiere, tra cui le previsioni a scala stagionale. Ciò avrà incredibili vantaggi in diversi settori: ad esempio, permetterà di ottimizzare semine e raccolti agricoli, individuare anomalie atmosferiche pericolose come alluvioni o periodi di siccità. Tuttavia, attualmente il limite di predicibilità atmosferica si aggira intorno ai 6,5 giorni, e superare questo limite richiederà sforzi straordinari.
Strategie future
Per comprendere appieno il futuro della meteorologia, sarà necessario ampliare la nostra visione e includere previsioni ambientali oltre a quelle meteorologiche. Satelliti come ENVISAT ci offrono già una visione più completa del nostro pianeta, includendo variabili biologiche, idrogeologiche e oceanografiche, oltre alle classiche variabili atmosferiche.
Un’altra direzione futura sarà l’estensione della capacità predittiva oltre le stagioni. A tale scopo, l’oceanoografia gioca un ruolo importante. Esistono condizioni che suggeriscono la presenza di fluttuazioni atmosferiche su scale temporali molto più ampie delle stagioni, le quali sono influenzate dalle oscillazioni della temperatura superficiale degli oceani.
Il ruolo dell’oceanografia nelle previsioni meteo
Le temperature della superficie dell’acqua, note come Sea Surface Temperature (SST), influenzano in modo ancora in gran parte misterioso la circolazione atmosferica su scale temporali mensili e stagionali.
I cambiamenti nelle SST possono propagarsi per migliaia di chilometri attraverso teleconnessioni invisibili, influenzando il clima in tutto il mondo.