L’estate può essere la stagione preferita o più odiata, dipende dai punti di vista. Il caldo e le vacanze fanno sì che molti italiani se ne vadano lontani per approfittare di questa splendida stagione e di solito si muovono con l’auto. Ovviamente il problema numero uno per chi intraprende un viaggio in macchina è il prezzo del carburante. In effetti non per niente l’inizio della bella stagione segna anche un rialzo del prezzo dei carburanti, rendendo il viaggio più complicato per i portafogli “magri.” Sembrerebbe che nemmeno l’estate 2014 si salverà da questi rincari e già da poco si sono registrati variazioni che potrebbero sembrare irrisorie, ma che sono pur sempre presenti.
Tuttavia questi aumenti non si individuerebbero solamente nel bel paese, visto che si parla di rincari anche a livello internazionale. In totale la benzina è arrivata al settimo rialzo mentre il gasolio al quinto: stiamo parlando sempre di aumenti legati a pochi millesimi, ma che possono fare la differenza su lunghi tragitti. Ad esempio fino allo scorso fine settimana, il costo della benzina è aumentato di circa 3 centesimi al litro quando invece il prezzo del gasolio rimane più o meno stabile. E considerando che nel periodo in cui scriviamo si sono verificati scioperi, i valori potrebbero salire ancor di più.
Come risparmiare? Come sempre consigliamo di paragonare i prezzi di più distributori della vostra zona e scegliere la stazione più economica. Il prezzo alla pompa varia a seconda delle accise e tasse: sul prezzo della benzina a inizio giugno di circa 1.740 euro/l, quasi il 42% del costo totale è dedicato alle accise. Questo vuol dire che queste superano i 73 centesimi di euro. Alle accise va aggiunto ovviamente il 22% dell’IVA (ovvero 30 centesimi). A conti fatti e con calcolatrice alla mano, per ogni litro di carburante pagato 1.74 euro, vengono pagati 1.044 euro di tasse e accise, vale a dire più del doppio rispetto al vero costo del carburante.