Non poteva durare per sempre. Dopo un 2015 in cui abbiamo respirato sui prezzi di benzina e gasolio, ecco che tornano gli aumenti.
Zitti zitti, i prezzi alla pompa rilevati in Italia la scorsa settimana sono saliti ad una media di 1,407 euro per la benzina e 1,243 per il gasolio. Una settimana fa i prezzi erano rispettivamente di 1,391 e 1,230 euro.
La statistica è stata compilata dal centro studi Promotor e diffusa dagli organi di stampa. La società di analisi ritiene che l’aumento è da attribuirsi alla previsione di un aumento della domanda legato alle vacanze di Pasqua.
In parole povere: si vuole più benzina, quindi si deve pagarla di più. E’ una elementare legge di mercato. Non dovremmo stupirci. E’ seccante però che la stessa legge di mercato sia molto più lenta quando si tratta di abbassare i prezzi.
Nel 2015 il calo generale dei prezzi seguito a quello delle quotazioni del petrolio ha consentito agli italiani di risparmiare 7,1 miliardi di euro rispetto al 2014, nonostante un aumento dei consumi pari allo 0,9%. Invece nei primi due mesi del 2016 c’è stato un risparmio di 858 milioni di euro, a fronte di un aumento dei consumi dello 0,6%.
Appunto, non poteva durare per sempre.
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