I tempi sono maturi per chi sogna di comprare casa: da inizio anno i finanziamenti fissi sono scesi di un punto e quelli variabili di cinquanta centesimi, di conseguenza i migliori prestiti a 20 anni ora sono offerti a poco sopra il 2% a chi abbia la possibilità di pagare almeno il 50% in contanti e i variabili sfiorano l’1,2%, grazie all’Euribor negativo. Non solo mutui in discesa ma anche prezzi immobiliari, anche se in questo caso la diminuzione è un poco più lenta e prossima alla risalita data la ripresa delle compravendite. L’acquirente ideale è colui che può permettersi un mutuo breve, che ha alle spalle redditi e risparmi adeguati a estinguerlo e che ora può sfruttare tassi fissi scesi all’1,75% come quelli offerti da Banca Intesa o all’1,5% di Unicredit solo per citarne un paio.
Un mutuo all’1,5% da 200 mila euro porta all’esborso complessivo di circa 215.500 euro in dieci anni, le spese di accensione tra i 3 e 4 mila euro, sono quasi annullate dal vantaggio fiscale sulla detraibilità degli interessi, quindi non avrebbe senso dismettere investimenti in corso per pagare in contanti e nemmeno puntare sul variabile, che oggi costa solo 40 centesimi meno ma si basa sull’andamento del costo del denaro e quindi è inaffidabile.
Aprire un mutuo ora conviene
Mutuionline.it ha osservato che nel semestre aprile-settembre di quest’anno i mutui con tasso di copertura del mutuo rispetto al valore dell’immobile dato in garanzia inferiori a 50 rappresentano il 38,5% del totale, mentre tra 60 e 80 le richieste sono il 54,8%. Se vogliamo chiedere un mutuo da 140mila euro per finanziare una casa da 200mila euro il costo medio mensile è di 676 euro, per un tasso variabile dell’1,51%, se invece vogliamo un immobile da 300mila la rata sale a 696 euro (1,81%).
Una casa in periferia ora è acquistabile a 500 euro al mese, ovvero un mutuo di 95 mila euro, anche se c’è da sottolineare che il costo compressivo di un’abitazione comprata per il 50% con finanziamento è sceso anche nelle zone centrali nel corso di dieci anni del 16% e in cinque anni del 21%. Nelle zone residenziali i cali sono ancora più incisivi, 21% e 28%, mentre in periferia si è registrata una diminuzione in media del costo delle case acquistate con mutuo del 24% e del 30%.
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