E’ in arrivo una stangata per i cittadini italiani: entro febbraio rincara il prezzo dei farmaci da banco di fascia C (quelli che si acquistano con la ricetta ma per i quali non è possibile ottenere il rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale). Ad essere interessati dagli aumenti dei prezzi sono circa 800 diverse tipologie di medicinali da banco: dagli antidolorifici agli antinfiammatori, dai colliri alle pomate fino ansiolitici.
Gli aumenti sui medicinali da banco di fascia C sarà in media del 5,7%, con un aumento alla cassa di circa un euro sul costo di ogni confezione di farmaco. Entro febbraio il cambio del listino prezzi sarà terminato. Rimane per le farmacie la possibilità di applicare sconti.
Va ricordato che il costo dei farmaci di classe C è deciso dalle aziende farmaceutiche che, come previsto dal decreto legge 87/2005, possono aumentarlo ogni due anni. E sono circa 3.740 i farmaci di fascia C, ovvero soggetti a prescrizione medica ma non rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale, il cui prezzo viene revisionato ogni due anni.
Gli italiani spendono oltre tre miliardi di euro in medicine per curare patologie non gravi ma diffuse e fastidiose. Ad esempio tra i prodotti più usati ci sono gli antidolorifici contro il mal di testa, gli antistaminici contro l’asma, gli antinfiammatori contro i dolori muscolari e gli antidepressivi.
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