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Novità per ciò che riguarda il prezzo dei musei italiani. Sulla questione è intervenuto direttamente il ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ha cambiato costi e orari di ingresso. Una scelta che, secondo il giudizio del ministro, dovrebbe allineare il nostro Paese all’Europa. D’altronde è innegabile che all’estero i musei riescano a guadagnare anche di più, visto che gli orari di apertura si protraggono fino a tarda sera. In Italia la situazione è differente, ma Franceschini vorrebbe rimediare anche a questo.
Si tratta ancora una volta della possibilità di riconoscere la cultura italiana come strumento fondamentale per lo sviluppo dell’economia di un Paese che ha bisogno di puntare su tutte le sue risorse. E’ assurdo che fino a questo momento non ci si sia accorti di tutte le potenzialità che il sistema culturale italiano può offrire.
Secondo Franceschini il patrimonio culturale dell’Italia costituisce una risorsa, che può rendere il nostro Paese competitivo e vincente. L’idea è quella di portare avanti una stagione degli investimenti, per tutelare le bellezze artistiche, ma allo stesso tempo per aiutare la nostra economia.
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Le nuove disposizioni
Con le nuove disposizioni introdotte scompare la gratuità dell’ingresso ai musei per chi ha più di 65 anni di età. Potranno entrare gratis soltanto i ragazzi fino ai 18 anni, mentre i giovani fino a 25 anni potranno usufruire di riduzioni sul biglietto. Secondo Franceschini, queste regole corrispondono più alle effettive esigenze di tutti, perché le regole, nel sistema in cui sono rimaste adesso, finivano col privilegiare soltanto alcune fasce di reddito e in particolare ci si limitava a consentire un’opportunità in più per i turisti stranieri facoltosi che, superando i 65 anni di età, non pagavano il biglietto.
L’ingresso sarà gratuito per tutti la prima domenica di ogni mese e, nel corso dell’anno, è prevista l’organizzazione di due notti dei musei, per le quali si pagherà soltanto 1 euro. Inoltre tutti i venerdì ci sarà l’apertura serale. Le più grandi strutture museali del Paese, come il Colosseo, gli Uffizi e gli scavi di Pompei, prolungheranno l’apertura fino alle 22.
Franceschini ha specificato che resterà, comunque, la gratuità per alcune categorie di persone, come, ad esempio, gli insegnanti. Su questo punto è stato specificato che si tratta di una misura che già era contenuta nel decreto scuola dell’ex ministro Carrozza. Tuttavia c’è voluto un certo tempo perché il tutto arrivasse ad essere attuato concretamente.
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