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Alla prima della Scala 2014 il red carpet dei vip non ha riservato molte sorprese. E’ stato un evento poco mondano, molti personaggi famosi sono entrati dall’ingresso secondario. Assenti alcuni personaggi di spicco della politica, come Matteo Renzi e Giorgio Napolitano. I primi ad arrivare al teatro di Milano sono stati Valeria Marini, Alfonso Signorini, Riccardo Bolle, Mario Monti e Andrea Pirlo. Ad assistere al Fidelio di Beethoven c’era anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.
Proprio quest’ultimo ha detto di sperare che l’evento potesse dare un messaggio di speranza per tutti. Alla prima della Scala anche l’amministratore delegato di Expo 2015, Giuseppe Sala, che ha fatto notare come il tutto avrebbe potuto costituire l’occasione giusta per salutare il direttore Daniel Barenboim, che ha definito un grande maestro.
Particolare l’atteggiamento della sceneggiatrice Sabina Negri, ex moglie dell’esponente della Lega Roberto Calderoli. Entrando al Teatro alla Scala, si è fatta fotografare con le mani incatenate da un gioiello. Sabina Negri ha dichiarato che in questo modo intendeva protestare contro l’odio razziale e per la libertà di informazione.
Entusiasta la showgirl Valeria Marini, che si è fatta fotografare insieme allo stilista John Richmond e ha detto che per lei era una grande emozione essere presente ad un evento importante, che dà lustro a tutta l’Italia. La famosa showgirl ha lasciato vedere molte trasparenze, con un abito tra il bianco e il rosa, accompagnato da un pellicciotto piuttosto stravagante.
Il Fidelio di Beethoven ha avuto un grandissimo successo, al pubblico è piaciuta la rilettura della regista britannica Deborah Warner e il ministro Franceschini, presente alla prima, a questo proposito ha detto che si tratta di un’opera bella e coraggiosa. Ci sono stati 12 minuti di applausi. I protagonisti dell’interpretazione sono stati apostrofati con il termine “bravi” e diverse sono state le grida al termine del primo atto per Daniel Barenboim, al suono di “grandissimo il maestro” e “evviva”.
Nel palco reale, fra gli altri, c’erano anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente della Regione, Roberto Maroni. Quest’ultimo ha affermato: “Fidelio è una grande opera. E’ il dramma della lotta per la libertà, un’opera di viva attualità politica”.
Non sono mancati in sala il direttore finanziario di Telecom, Piergiorgio Peluso, quello di Edison, Bruno Lescoeur, l’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, e il presidente di Generali, Gabriele Galateri.
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