L’argomento rinvio Primarie Pd interessa maggiormente i sostenitori di Michele Emiliano, candidato alla segreteria del Partito democratico, lo sfidante di Matteo Renzi e Andrea Orlando che di fatto è stato eliminato dalle liste delle Primarie PD di Lombardia e Liguria. Il motivo dell’esclusione del governatore pugliese è stato ampiamente spiegato (lo ricordiamo anche di seguito), eppure c’è chi ha promesso battaglia subito dopo l’esclusione di Emiliano, invocando un rinvio delle Primarie PD e ‘minacciando’ un ricorso.
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PRIMARIE PD, EMILIANO ESCLUSO DALLE LISTE PD IN LOMBARDIA E LIGURIA
L’esclusione di Michele Emiliano nelle due regioni settentrionali è stata ampiamente criticata dal deputato Pd Francesco Boccia, sostenitore di Emiliano, che ha ribadito che le firme necessarie a sostenere Michele Emiliano in Lombardia e Liguria ci sono “Abbiamo raccolto le firme in tutti i collegi in Liguria e in oltre la metà in Lombardia. Mi appello al presidente della commissione congressuale Roberto Montanari ed eventualmente all’organo di garanzia. Non vorrei, parafrasando il Renzi che votavo nel 2013, che il congresso del Pd diventasse un problema di burocrazia”, ha sostenuto a caldo, prima delle dichiarazioni ufficiali del presidente della commissione nazionale per il Congresso, Roberto Montanari.
REGOLAMENTO PRIMARIE PD E IL CASO MICHELE EMILIANO
“Le firme ci sono”, sostiene Francesco Boccia. Però la posizione ufficiale di Montanari è stata chiara, e ha spiegato prima di tutto il regolamento delle Primarie Pd, e nello specifico il caso dell’aspirante segretario di Partito Michele Emiliano: “Le Commissioni regionali per il Congresso sono gli unici organismi titolati, a norma del Regolamento, a verificare la regolarità formale delle liste di candidati all’Assemblea nazionale e, di conseguenza ad ammetterle al voto delle primarie”. Per cui “La decisione delle commissioni per il Congresso della Liguria e della Lombardia, che rigettano le liste collegate al candidato Michele Emiliano, sono state assunte in osservanza delle norme del Regolamento approvato dalla Direzione nazionale”, sottolinea Montanari. Che infine aggiunge: “Dalla lettura dei verbali, si evince chiaramente che nella stragrande maggioranza dei casi, le sottoscrizioni a corredo delle liste non erano di iscritti di quelle regioni e, in molti casi, addirittura non erano di iscritti al Pd”. “La Commissione nazionale per il Congresso non può che prendere atto di tali decisioni, non potendo intervenire, a norma di Regolamento, se non in presenza di ricorsi formali, ad oggi non pervenuti”, conclude il responsabile della commissione per il Congresso.
PRIMARIE PD: RINVIO E RICORSO PER FAR PARTECIPARE EMLIANO?
Francesco Boccia si è quindi fatto portavoce della richiesta di una sorta di rinvio delle Primarie PD e ha annunciato: “Faremo ricorso“. Anche Simone Valiante, deputato dem e coordinatore della mozione Emiliano in Campania, sostiene che è stato presentato “un numero di firme sufficienti”. “Una commissione nazionale che adotta decisioni che escludono invece di includere, con l’assenza del nostro rappresentante e nelle stesse ore in cui si stava celebrando il funerale di uno dei più stretti collaboratori del presidente Emiliano, deceduto improvvisamente a 38 anni, ci esime da ogni commento e valutazione”, attacca il deputato campano. “Io mi vergognerei!”, prosegue, rivolgendo poi un appello a Matteo Renzi ed Andrea Orlando: “Porre rimedio, attraverso i propri rappresentati, in ottemperanza a regole di convivenza civile prima ancora di interpretazioni regolamentari, nell’interesse della comunità politica che appartiene a tutti noi”.
ANCHE GIANNI CUPERLO INTERVIENE SULLE PRIMARIE PD
Emiliano deve partecipare alle Primarie PD in tutte le regioni, questo è il sunto del discorso di Gianni Cuperlo: “Preso atto che la commissione per il congresso si è mossa nel rispetto delle regole approvate dalla Direzione penso che la presenza di Michele Emiliano sulla scheda delle primarie il 30 aprile sollevi un tema politico. Sarebbe un segnale di cura per la comunità larga dei democratici se i tre candidati alla segreteria concordassero una deroga e consentissero a Emiliano di partecipare alle primarie anche nelle due regioni dove, per l’assenza di liste a suo sostegno, in numerosi collegi non potrà concorrere all’assegnazione dei seggi nella prossima assemblea nazionale”. “Offrire agli elettori del Pd le tre opzioni e farlo comunque nel rispetto delle regole sulla ripartizione dei seggi (che vengono assegnati alle liste) può favorire una presenza più motivata e ampia ai gazebo. Abbiamo tutto l’interesse a fare del 30 aprile una bella festa della democrazia. Quindi rispetto delle regole certo, assieme a una giusta dose di apertura e buon senso”.
RINVIO DELLE PRIMARIE PD: ANDREA ORLANDO DICE LA SUA
Uno dei candidati PD alle Primarie 2017 per la carica di segretario dem, lo stesso ministro della Giustizia, ammette di non aver seguito vicino la vicenda. Andrea Orlando, in merito alla possibile esclusione di Michele Emiliano dalle primarie in Liguria e Lombardia, è intervenuto a margine di un convegno sull’Europa al tempio di Adriano, e ha commentato: “Non ho seguito la vicenda, e quelli presenti in commissione in mia rappresentanza so che hanno cercato una mediazione per garantire comunque la presenza di Emiliano. Non so dire altro perché è una discussione ancora aperta”. E allora vi terremo aggiornati sugli sviluppi.