Secondo i dati parziali in arrivo dai circoli, la corsa per la segreteria del Pd vede ancoraStefano Bonaccini e Schlein in testa.
Ci sarà tempo fino a domani, 12 febbraio, per votare nei circoli del Pd. Le primarie del partito entrano nel vivo, mentre si delinea ormai quella che sarà la lotta a due che porterà il prossimo 26 maggio alla scelta del nuovo segretario dei democratici. Come è stato ampiamente evidenziato dai precedenti sondaggi infatti, sono Stefano Bonaccini ed Elly Schlein in testa con il 53,4% E IL 35% dei voti fino questo momento secondo i dati parziali.
Sarà probabilmente sfida tra Bonaccini e Schlein quella del prossimo 26 febbraio, quando il ballottaggio deciderà il nuovo segretario del partito. Il Pd intanto vede vicina la conclusione della prima fase di votazione, con i dati parziali alla giornata di oggi – si potrà votare fino a domani 12 febbraio – che raccontano di uno Stefano Bonaccini saldamente al comando con il 53,4% dei voti. Il governatore dell’Emilia Romagna ha ottenuto 23.867 voti, mentre Elly Schlein subito sotto con il 35%, ha ottenuto fino a questo momento 15.898 voti. Difficile pronosticare ribaltoni per Gianni Cuperlo che rimane al 7,83% e con 3.556 voti e per Paola De Micheli, invece al 4,64% con 2.109 voti.
I dati, ufficiali e al momento parziali, sono stati diffusi dal dalla commissione nazionale per il congresso del Partito democratico.
Dunque il 12 febbraio sarà l’ultimo giorno di votazione in tutta Italia, tranne che in Lazio e in Lombardia, viste le votazioni per il Presidente di Regione che si terranno in concomitanza delle primarie. Nelle due Regioni si potrà infatti avere tempo fino al 19 febbraio.
Così i primi due classificati, al momento Bonaccini e Schlein, andranno al ballottaggio il 26 febbraio, e in quell’occasione potranno votare anche i non iscritti al partito. I votanti al momento sono stati 45.430 in tutta Italia.
Qualche tensione interna si è registrata anche in queste fasi, delicate, di votazione. E’ stato Bettini a scatenare Bonaccini, che da Catania ha posto l’accento su un tema delicato per i democratici, ossia l’unione. Riferendosi alle parole di Bettini che avrebbe parlato di “tutti i migliori stanno dalla mia parte” riferendosi ai sostenitori della Schlein, il presidente della Regione Emilia-Romagna ha commentato che il partito è una famiglia, e che dovrebbe rispettarsi di più. “Non mi permetterei mai di dire. Peraltro dimenticando che sono stati anche loro i protagonisti della recente sconfitta del Pd”.
Ma secondo Bettini ha risposto, sicuro della sua correttezza in dibattito e di essere stato rispettoso verso gli altri candidati, è stato il titolo di giornale non deciso da lui a dare vita alla polemica: “Mi dispiace che Bonaccini polemizzi con un titolo che certamente non ho deciso io. La mia frase sull’intervista a Il Fatto è la seguente: ‘Orlando, Zingaretti e Franceschini fanno parte della migliore storia del Pd’”.
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