Nell’ambito delle primarie PD in Liguria, sono stati annullati i voti in 13 seggi. Lo ha deciso il collegio dei garanti, dopo aver esaminato diverse segnalazioni a alcuni reclami. I voti già espressi, quindi, non si potranno conteggiare. Si era visto che Raffaella Paita avrebbe battuto Sergio Cofferati con 4.000 voti in più. Secondo le informazioni che sono trapelate in base alle fonti interne al PD, i voti cancellati a Raffaella Paita sarebbero circa 900, mentre quelli relativi a Cofferati circa 400. La modifica dei conteggi comunque non potrebbe cambiare l’esito del voto, visto l’ampio margine di differenza fra i due candidati.
A sollevare i primi dubbi era stato proprio Cofferati, il quale aveva detto espressamente: “C’è materiale per la Procura della Repubblica”. Adesso si apprende che i seggi annullati sono: Lavagna, Moconesi, Beverino, Albisola Superiore, Savona Villapiana, Badalucco, Perinaldo, Spezia Centro, Santo Stefano al Mare, Deiva Marina, Sarzana 48, Millesimo, Savona Lavagnola.
I dubbi
Alcuni sospetti sono stati destati anche dal fatto che alla votazione hanno partecipato molti stranieri. Lo stesso Cofferati ha voluto sottolineare che non si tratta di una questione di razzismo. Il problema è costituito dal fatto che molti stranieri che hanno partecipato alla votazione delle primarie del PD non hanno sufficientemente recepito i dettami tipici della cultura italiana. Si stenta a credere, almeno da parte di Cofferati, che possano essere molto attenti a questo tipo di votazioni.
Cofferati si chiede se a spingerli alla votazione, più che la passione politica, sia “l’indottrinamento” di alcuni. Il candidato avversario di Raffaella Paita è molto chiaro nell’esprimere queste idee, che sono relative alle criticità emerse nel corso delle primarie. Anche il collegio dei garanti ha messo in evidenza che ci sono effettivamente dei punti critici, che potrebbero essere superati da regole più precise da interpretare meglio.
Il collegio si augura che, una volta analizzati caso per caso i diversi reclami, si possa avere per il futuro un comportamento più rispettoso dell’importanza del voto. Sulla questione è intervenuto anche il segretario regionale del PD della Liguria, Giovanni Lunardon. Anche per lui ci sarebbe l’esigenza di rivedere le regole che riguardano le primarie. Lunardon afferma che sarebbe il momento di mettere a punto un albo degli elettori, in modo da poter contare su uno strumento prezioso e credibile.
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