Ricoverato a Parma, con bronchite asmatica in una clinica pediatrica, il primo caso di influenza A: è un lattante di 4 mesi.
Il piccolo si trova adesso nella clinica diretta da Susanna Esposito di Parma, per febbre e inappetenza con bronchite asmatica. Si tratta del primo caso di influenza di tipo A, come comunicato dall’università di Parla. Le sue condizioni in ogni caso sono discrete, la terapia antivirale orale sta facendo – come hanno confermato dall’Ateneo – migliore progressivamente il giovanissimo paziente. E’ già iniziata intanto la campagna vaccinale antinfluenzale quest’anno, dopo l’accelerata del minsero Schillaci.
Primo caso a Parma, di influenza A, su un bambino di appena 4 mesi. Il lattano si trova nella clinica pediatrica diretta da Susanna Esposito con la febbre ma al momento le cure su di lui stanno funzionando. Secondo quanto si apprende infatti i trattamenti dei medici starebbero facendo effetto. La circolazione del virus in ogni caso, è iniziata, come sottolineano gli esperti, e l’anticipo era già stato preventivato dopo le segnalazioni arrivate dall’altro emisfero in queste ore.
Ecco perché, come chiesto dal ministero della Salute, sarà fondamentale la vaccinazione in questi mesi. I numeri del Covid si apprestano a scendere nei prossimi giorni, dopo la discesa della scorsa settimana, ma in Italia in questi giorni è arrivata anche la variante Pirola, sempre per rimanere in tema virus.
L’Università di Parma ha citato la recente circolare per la prevenzione e il controllo dell’influenza. Dall’ateneo emiliano si rilanciano dunque le raccomandazioni del ministero, il quale prevedeva l’offerta già attiva e gratuita dei vaccini antinfluenzale. La vaccinazione è rivolta ai bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, ai pazienti pediatrici, ai pazienti di età superiore a 6 anni ma con rischio di complicanze a causa dell’influenza. L’ultima della vaccinazione, si legge nella circolare, in ogni caso è utile a tuta la popolazione pediatrica anche in assenza di patologie croniche, visto che qualche volta potrebbe favorire lo sviluppo di infezioni batteriche gravi anche nei bambini sani.
Per quanto riguarda il Covid invece, sempre secondo le indicazioni preliminari fatte circolare dalla nota del ministero, la campagna autunnale invernale anti Covid-19 partirà in concomitanza di quella antinfluenzale 2023 2024, con una campagna nazionale di vaccinazione che utilizzerà i nuovi vaccini mRNA e quelli proteici (con formulazione aggiornata monovalente XBB 1.5). Alcune case farmaceutiche hanno già ricevuto l’autorizzazione al via libera, con il governo che garantirà in maniera gratuita il vaccino anche ai soggetti non a rischio, secondo quanto si apprende.
La disponibilità dovrebbe arrivare dal mese di ottobre, per i vaccini informano dal ministero della Salute. Intanto i casi sono in diminuzione in Italia. La scorsa settimana l’aumento dei positivi è stata del 17%, contro il 44% della settimana precedentemente monitorata. Preoccupa gli esperti il rientro a scuola però, oltre le nuove varianti. Ecco perché una campagna vaccinale importante per le prossime settimane sarà fondamentale secondo i vertici governativi per provare a contrastare eventuali nuove ondate a inizio stagione autunnale e a ridosso dei mesi freddi.
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