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Sul luogo di lavoro si possono avere molti problemi, dal rischio di un licenziamento incombente a pressioni perché si lasci il posto. Le problematiche possono essere molte e ogni caso è a sé, anche perché la disciplina del diritto del lavoro è complessa e variegata, ma ci sono alcuni consigli che possono essere utili per tutti i lavoratori, cose che è ben tenere in mente per sapere cosa fare quando in gioco c’è il proprio posto di lavoro.
Si tratta di consigli che spesso mi sono trovato a dare ai miei clienti che avevano subìto angherie sul posto di lavoro o che si trovavano a dover lasciare la propria occupazione perché portati all’esasperazione o per tanti altri motivi.
Il licenziamento
Esistono solo due modi in cui si può essere licenziati: per licenziamento disciplinare o per licenziamento per motivi economici. Tutte le altre motivazioni sono impugnabili.
Le dimissioni
Ho avuto molto spesso clienti per cui il rapporto di lavoro era diventato insostenibile e che volevano dare le dimissioni. Molti di loro mi hanno detto le stesse frasi: “Il mio capo tutte le mattine mi fa fare lavori che non dovrei fare, mi tratta male e non ce la faccio più. Voglio dimettermi immediatamente”. Il mio consiglio è sempre lo stesso: aspettate e non dimettetevi.
Se invece avete deciso, dimettetevi solo ed esclusivamente per giusta causa: se non lo fate rischiate di perdere tutto, di dover pagare il preavviso e soprattutto perdete il diritto all’indennità di disoccupazione.
Il preavviso
Il preavviso spesso non viene preso in considerazione, commettendo un grave errore: Se si viene licenziati, si ha infatti il diritto al riconoscimento del preavviso. La stessa cosa accade per chi dà le dimissioni: anche in quel caso si dovrà riconoscere il preavviso.
Le somme dovute
La domanda che mi sento ripete spesso riguarda le somme dovute. Chi viene licenziato deve ricevere il Tfr (Trattamento di fine rapporto), l’indennità di disoccupazione, di cui abbiamo parlato prima, e le differenze retributive, cioè tutte le somme che dovevano essere pagate durante il rapporto di lavoro e che non sono state versate. Nello specifico, si parla di somme per errato inquadramento, ferie e permessi non goduti e gli straordinari.
Le prove
L’ultima cosa che bisogna sapere è che, in caso di licenziamento, si devono raccogliere le prove. Se si viene licenziati senza giusta causa, si dovrà arrivare in tribunale ed è in quel momento che servono le prove di quello che si sostiene. Prima di lasciare il posto di lavoro è importante raccoglierne il più possibile.
In questo senso è intervenuta la Cassazione stabilendo che è possibile portare via anche documenti riservati da utilizzare solo ai fini di giustizia e all’interno del procedimento civile.
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