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Processo Daily Mirror, le prime parole del principe Harry: “Qui per dire basta alla follia dei giornali”

Il principe Harry si trova in questi minuti presso l’Alta Corte di Londra per testimoniare nel processo contro il Mirror Group Newspapers, imputato di averlo intercettato illegalmente, assieme ad altri vip, tra il 1995 e il 2011. Si tratta del primo principe inglese a comparire in un tribunale da 130 anni a questa parte. Oltre a presentarsi sul banco dei testimoni, il reale, a sorpresa, ha anche prodotto una nota scritta di 55 pagine, in cui ha paragonato lo stato del governo a quello della stampa. Oltre ad essere sentito dall’accusa, ha iniziato anche a rispondere al controinterrogatorio di Andrew Green, legale del Mirror Group, ritenuto un “osso duro”, con uno stile aggressivo ed incalzante in aula.

Harry, duca di Sussex – Nanopress.it

Giornata storica, quella di oggi, in Gran Bretagna, dove per la prima volta da 130 anni a questa parte uno dei membri della famiglia reale inglese è comparso personalmente in un’aula di tribunale. Si tratta del principe Harry, duca di Sussex, che un’ora fa circa è arrivato all’Alta Corte di Londra per testimoniare nel processo che vede imputato il Mirror Group Newspapers, accusato da lui ed altri vip di averli intercettati illegalmente in un periodo compreso tra il 1995 e il 2011. Il principe è entrato in aula, presentando anche una nota scritta di 55 pagine, prima di sottoporsi alle domande di accusa e difesa. Il duca ha chiesto di essere chiamato semplicemente principe Harry, evitando il titolo di Altezza Reale con cui lo aveva inizialmente appellato la Corte.

Il principe Harry testimonia al processo contro il Daily Mirror

Harry è apparso sorridente e abbastanza rilassato, mentre scendeva dalla Range Rover e si incamminava dentro all’Alta Corte di Londra, evitando, e non poteva che essere così, di soffermarsi con giornalisti e fotografi appostati all’esterno. Nella nota presentata dal suo team di legali, il principe parla della sua esperienza con la stampa, non mancando di sottolineare in più passaggi quanto abbia cambiato la sua vita, e non certo per il meglio, secondo le sue parole.

Harry, duca di Sussex – (credits REUTERS/ Toby Melvill) – Nanopress.it

“Da adolescente e poco più che ventenne, ho finito per sentirmi come se stessi giocando a molti dei titoli e degli stereotipi che volevano addossarmi principalmente perché pensavo che, se stavano stampando questa spazzatura su di me e la gente ci credeva, forse potevo davvero comportarmi in quel modo” si legge in un primo stralcio della sua memoria consegnata alla Corte.

“Era una spirale discendente, per cui i tabloid cercavano costantemente di convincere me, un giovane ‘danneggiato’, a fare qualcosa di stupido per scrivere una bella storia e vendere un sacco di giornali. Ripensandoci ora, tale comportamento da parte loro è stato assolutamente vile” continua poi la nota, riferendosi al periodo passato da adolescente, e ai numerosi servizi che ai tempi lo hanno spesso visto protagonista sulla stampa scandalistica britannica.

Inoltre, un accenno poi al motivo della sua “fuga” in California con la moglie Meghan Markle (con la quale le cose sembrerebbero a loro volta ai ferri corti): “In gran parte dovuta alla costante intrusione, all’incitamento all’odio e alle molestie da parte della stampa scandalistica in ogni aspetto della nostra vita privata, che ha avuto un effetto devastante impatto sulla nostra salute mentale e sul nostro benessere. Eravamo anche molto preoccupati per la sicurezza e l’incolumità di nostro figlio”.

Infine, la Corte gli chiede spiegazioni su una frase contenuta nella sua nota, piuttosto drammatica e di impatto, ovvero “Quanto sangue ancora macchierà le loro dita che scrivono prima che qualcuno possa porre fine a questa follia”. Quando gli è stato chiesto a chi si riferisse, Harry ha spiegato come si riferisse ai giornalisti, causa di “molto dolore”, e come fosse sua speranza quella di poter essere proprio lui a fermarli.

Si tratta, quella contro il Mirror Group, della terza causa intentata dal duca di Sussex nei confronti della stampa inglese, con altre due aperte contro il Mail, altra testata giornalistica britannica. E c’è già qualcuno che è pronto a scommettere che, Meghan o non Meghan, Harry porterà in ogni caso avanti quella che si potrebbe definire ormai la sua “crociata” contro i tanti odiati giornalisti.

Amanda Merli

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