Il caso di Pietro Marinelli finisce al provveditorato. Il prof negazionista contestò i numeri dell’Olocausto.
Yuri Coppi, dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Milano, ha affermato che il caso di Pietro Marinelli “non passerà sotto silenzio” e che sarà sottoposto a una valutazione severa. Il prof negazionista, infatti, interruppe uno spettacolo che ebbe luogo allo Spazio Teatro 89, mettendo in discussione i numeri legati all’Olocausto: una pagina drammatica di storia che fu contestata dall’insegnante alla presenza di più di 200 studenti.
Contestò i numeri dell’Olocausto, davanti a una platea di più di 200 ragazzi che erano seduti allo Spazio Teatro 89 per uno spettacolo in scena nella struttura. Parliamo di Pietro Marinelli, prof negazionista, il cui caso ora è sotto la lente di ingrandimento del provveditorato.
Il dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Milano, Yuri Coppi, ha dichiarato che l’azione commessa dall’insegnante non passerà inosservata e che sarà prestata la giusta attenzione al caso che ha suscitato non poche polemiche.
I fatti si sono svolti il 26 gennaio passato: in quell’occasione, il docente, che insegna all’ISS Curie Sraffa parlò di gonfiamento dei numeri in relazione alla perdita di vite collegata all’Olocausto, parlando di una verità di comodo, per la quale i numeri era stati gonfiati.
L’attrice, che era in scena al teatro, provò a far calmare il professore che continuava a sostenere la sua tesi, mettendo in discussione i fatti e la storia, parlando di “ideologia“. Dopo tali parole, le maschere condussero il docente al di fuori della struttura al fine di permette alla compagnia di continuare la pièce.
Coppi ha spiegato che ha richiesto una relazione completa del docente, sia sul fatto di cui si è reso protagonista, sia sull’intero operato da lui svolto all’interno dell’ambito scolastico.
Come sottolineato dal dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Milano, sembra che il prof si sia già fatto notare per fatti simili. Le sue posizioni politiche e le tesi complottiste che sostiene, inoltre, sono ampiamente riscontrabili anche sui suoi profili social, nei quali si è espressamente dichiarato No Vax e sostenitore del regime di Putin.
Nel 2017, inoltre, il docente – che, al tempo, svolgeva il suo lavoro all’Istituto Tecnico Falcone-Righi di Corsico, fu sospeso per sette giorni e gli fu decurtato lo stipendio, dopo aver criticato apertamente l’Islam, quando una studentessa non si alzò dalla sedia per porgergli saluto, in quanto era in periodo di Ramadan.
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