Un professore di 64 anni è stato arrestato con l’accusa di atti sessuali nei confronti di una sua alunna di 13 anni e del tentativo di avvicinamento di un’altra bambina di dieci anni. Gli inquirenti stanno ancora indagando per stabilire se esistano altri episodi ancora non venuti a galla. Secondo quanto ricostruito finora, l’insegnante e la ragazza avevano stretto un particolare legame di confidenza, che però è poi cambiato in un qualcosa di diverso. Gli inquirenti pensano che l’uomo sia riuscito a convincere la giovane ad avere rapporti sessuali con lui.
L’uomo, un insegnante di musica di una scuola secondaria di primo grado in una località della provincia di Cagliari avrebbe avuto rapporti sessuali completi con una sua alunna di soli 13 anni e poi avrebbe mostrato le sue attenzioni per un’altra bambina di dieci. I fatti risalgono all’estate 2014, ma solo da ottobre 2015 il professore di 64 anni che abita nel Cagliaritano era stato formalmente indagato per atti sessuali con minori. Il docente si trova nel carcere di Uta perché i giudici hanno ritenuto esserci il pericolo di reiterazione del reato e dell’inquinamento delle prove.
Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stata la madre della tredicenne, che aveva notato un cambiamento radicale nel comportamento della giovane figlia, la quale era diventata molto chiusa e silenziosa. Così era riuscita a intercettare dei messaggi sul cellulare tra la ragazza e il docente, e in seguito aveva denunciato i fatti ai carabinieri del Nucleo operativo di Quartu. Secondo quanto emerso, la giovane sarebbe stata spinta dall’adulto ad accettare di consumare rapporti sessuali con lui, e avrebbe acconsentito poiché si era invaghita del docente.