La violenza nelle scuole italiane è un fenomeno preoccupante, soprattutto per quanto riguarda le aggressioni degli alunni contro i propri professori. La situazione negli istituti italiani.
Aumentano sempre di più i numeri che si riferiscono alle aggressioni sui professori nelle scuola, tanto che almeno un alunno su tre ha visto una volta nella sua vita da studente atti di violenza da parte di altri compagni di classe.
Le violenze contro i docenti stanno diventando un problema, un fenomeno preoccupante che aumenta sempre di più.
Quasi ogni giorno arrivano notizie di aggressioni nei confronti dei docenti da parte degli studenti, situazioni che rendono complicato il mestiere del professore.
Lo testimonia uno studio di Skuola.net, il famoso sito dedicato appunto al mondo didattico, che ha studiato la situazione italiana campionando 1800 ragazzi e ragazze delle scuole superiori.
A quanto pare, i fenomeni di violenza e aggressione degli studenti nei confronti dei professori aumentano ogni anno che passa, tanto che pare che quest’anno si siano registrati numeri superiori a quelli del passato.
Circa un alunno su cinque ha dichiarato di aver visto scontri diretti tra alcuni coetanei e il professore in classe, addirittura un caso su tre è stato sistematico e non isolato.
Nella maggioranza dei casi, secondo le statistiche si tratta di aggressioni verbali, insulti, risposte volgari, proteste molto accese.
Il 18% degli intervistati, però, parla anche di aggressioni fisiche, come ad esempio lancio di oggetti in classe, addirittura mani addosso e scontri faccia a faccia.
Di solito, secondo i ragazzi che hanno partecipato allo studio, un solo docente per classe viene preso di mira, almeno così racconta il 64% dei testimoni.
Ma quali sono i motivi di queste numerose aggressioni? La situazione diventa complicata, soprattutto appunto per il personale scolastico che ha difficoltà a portare avanti la giornata lavorativa.
Il più delle volte, forse, il motivo più comune ci sarebbe la voglia di dare spettacolo, portata dal mondo social in cui vivono ormai la maggior parte dei giovani adolescenti.
Il 40% dei ragazzi, infatti, sono stati ripresi da qualcun altro durante le loro aggressioni ai docenti.
Oltre l’80% degli intervistati ha confermato che a volte questi episodi vengono studiati a tavolino, resi più scenografici proprio per essere ripresi e poi postati sui social network.
Esistono delle punizioni per queste azioni? Di solito, non diventa un vero e proprio caso un evento del genere: secondo gli studenti che hanno partecipato alle interviste, la soluzione più comune è una semplice nota sul registro.
Solo in un caso su quattro, il professore ha alzato la voce lasciando poi correre. Nel 15% dei casi, il personale coinvolto ha comunicato l’episodio al preside, che ha preso poi provvedimenti severi, come la sospensione.
I genitori, inoltre, solo pochissime volte si schierano con il docente: infatti, la maggior parte, appoggia i figli a prescindere, senza neanche cercare di capire il perché dei loro gesti.
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