Alla vigilia del nuovo anno scolastico facciamo il punto della situazione sulle assunzioni dei docenti: complessivamente saranno circa 52mila i posti disponibili per i nuovi contratti dei prof che termineranno entro il 31 agosto, ma come chiarito dallo stesso ministero dell’Istruzione: “Alcuni posti non saranno coperti con le assunzioni. Mancheranno docenti di Matematica, sono meno dei posti disponibili”. Il motivo? Secondo il governo i laureati in matematica non trovano soddisfacente insegnare: “Stiamo facendo di tutto per rendere appetibile questo insegnamento”, rilancia Fedeli, ponendo l’accento su una presunta mancanza di appeal della materia. Ma i sindacati non ci stanno e rilanciano: ‘i docenti ci sono, ma non viene permesso loro il trasferimento.
Non ci sono abbastanza docenti di Matematica e Scienze nella scuola secondaria di I grado. Dopo i recenti trasferimenti per il 2017-18 sono rimasti da riempire 3.817 posti della classe di concorso A028 per l’insegnamento di Matematica e Scienze.
Nei prossimi giorni sono previste le nomine in ruolo, ma per quella classe di concorso, avvertono dal governo, non ci sarà un numero sufficiente di docenti per ricoprire tutti i posti da insegnante rimasti liberi. In tutta Italia saranno disponibili alla nomina circa 2.200 professori iscritti in graduatoria, un numero insufficiente per ricoprire tutti i posti liberi. Dunque per oltre 1.600 posti non assegnati sarà necessario ricorrere a supplenti.
I PROF CI SONO MA NON VIENE PERMESSO LORO DI SPOSTARSI
Anief, commentando l’allarme rilanciato dai media nazionali, ha diffuso un comunicato in cui ricorda che ci sono migliaia di abilitati all’insegnamento da oltre cinque anni lasciati fuori dalle graduatorie che portano alle assunzioni a tempo indeterminato e alle supplenze: basterebbe collocarli nelle GaE e si risolverebbe subito il problema di oltre 1.600 posti di matematica alle medie non assegnati.
Ma c’è anche un altro nodo da sciogliere, ricordano dal sindacato: nelle GaE, sparsi per le province italiane, ci sono tanti docenti di matematica che potrebbero andare a ricoprire i posti vacanti. Solo che si trovano in province diciamo così ‘sbagliate’, dove non c’è carenza di cattedre, e il Governo nemmeno nel 2017 ha dato loro la possibilità, per il terzo anno consecutivo, di spostarsi di zona.
‘NON SI TRATTA DI CRISI DI VOCAZIONE’
“Ma quali crisi di vocazione: rispetto a 10 anni fa, in Italia il numero di laureati in matematica è raddoppiato e l’insegnamento a scuola rimane uno degli sbocchi naturali. I docenti ci sono, pure abilitati, ma sono lasciati ai margini e fuori dalle graduatorie che portano alle assunzioni a tempo indeterminato e alle supplenze annuali”. A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, commentando il falso allarme lanciato oggi dalla stampa nazionale sulla presunta mancanza di insegnanti di matematica nella scuola.
“È un’assurdità – spiega Pacifico – aver portato a cinque anni l’aggiornamento. Ma l’apice dell’incapacità organizzativa è la decisione, presa ormai da diverso tempo, quindi da spartire con altri governi, di non permettere più l’inserimento nelle GaE di coloro che sono collocati nelle graduatorie d’istituto. Anche quando le GaE sono esaurite, quasi a voler far prevalere la logica dell’autolesionismo su quella della funzionalità. Stiamo parlando di migliaia di docenti a tutti gli effetti, abilitati dopo il 2011 tramite Pas e Tfa con gli stessi metodi selettivi e formativi di chi li aveva preceduti frequentando le Ssis. Solo che, di punto in bianco, si è deciso di scegliere la strada opposta, blindando le GaE e facendo diventare questi laureati degli insegnanti a metà. E non solo in matematica, ma anche specializzati nel sostegno e di altre classi di concorso. Perché non hanno alcuna possibilità di essere assunti a tempo indeterminato. In molti, però, si sono ribellati e hanno fatto ricorso, tanti con il nostro sindacato, il cui esito definitivo deve ancora essere sancito”.
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