Una nave che risulta dispersa a sud del Myanmar con a bordo ben 180 persone, profughi Rohingya. L’imbarcazione era partita dal Bangladesh qualche settimana fa ed, ora, non se ne hanno più notizie.
Secondo ciò che afferma l’UNHCR, la stessa nave potrebbe esser affondata e le persone a bordo sarebbero morte.
Profughi Rohingya: strage annunciata in mare
Una tragedia che potrebbe esser avvenuta a largo delle coste del Myanmar. Una barca, con a bordo 180 profughi, sarebbe dispersa e neanche delle parsone a bordo si avrebbero più notizie. Si tratta di profughi Rohingya che, partita ad inizio dicembre dal Bangladesh, stava attraversando il mare delle Andamane. Ma, ad oggi, non si hanno più notizie.
La nave era partita per raggiungere la Malesia ma, a sud del Myanmar, avrebbe fatto perdere le sue tracce e nessuno ne ha avuto più notizia. Stando a quanto riferito dall’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati, dopo la loro partenza dal Bangladesh, non essendoci più notizie, nulla esclude che l’imbarcazione stessa potrebbe esser affondata portando con sé il suo carico di vite umane.
Se la notizia dell’affondamento della nave fosse confermata, salirebbe a 400 il numero dei profughi Rohingya morti nell’intento di attraversare sia il Golfo del Bengala che il Mare di Andamane. Un numero altissimo, forse il più altro dagli inizi dell’anno 2022.
La fuga di questi profughi è nota a tutti nel mondo. Si tratta di un gruppo etnico di religione musulmana che nasce in Myanmar e, proprio qui, da anni, è oggetto di violenze e soprusi di ogni tipo. Tutto ciò, ha portato alla fuga dal paese di tanti Rohingya.
La fuga dal Bangladesh lo scorso 2 dicembre
Perché la fuga dal Bangladesh? Perché proprio qui ci sarebbero alcuni campi profughi dove vivono circa un milione di Rohingya. E da questo Paese era partita, il 2 dicembre scorso, l’imbarcazione con a bordo 180 persone, di cui non si hanno notizie.
Si tratta di campi profughi improvvisati che non hanno praticamente nulla, dove i profughi stessi vivono in condizioni precarie, a partire dalle pessime condizioni sanitarie. All’interno di questi campi, negli ultimi anni, si sono anche venuti a creare una serie di bande criminali dedite al traffico di droga, ma che sono anche protagoniste di rapimenti, stupri e violenze.
A lanciare l’allarme circa la nave scomparsa dai radar e della quale, da giorni, non si hanno più notizie, è stata direttamente l’ONU. Le 180 persone che erano a bordo, di certo, fuggivano da uno dei campi profughi improvvisati del Bangladesh alla ricerca di una vita migliore, con l’attraversamento pericoloso del Mare delle Andamane.
La partenza dal Bangladesh il 2 dicembre, con direzione e punto di arrivo, la Malesia. Ma lì nessuno è mai arrivato. Per questo, l’UNHCR sospetta che si tratti di un naufragio e che le persone a bordo, purtroppo, non siano sopravvissute.
Un’altra strage nel pieno del Golfo del Bengala, alla quale le Nazioni Unite stanno cercando di capire il motivo per evitare che accada ancora un’altra volta.