Ripercorriamo in pillole l’intervento del consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, all’incontro organizzato dalla banca per fare il punto sui suoi progetti per il sociale e la cultura.
“Prima delle ultime elezioni abbiamo approvato un piano in cui la priorità era di investire sui bisogni della società che stavano emergendo. Quindi sicuramente la sicurezza ma anche l’aiuto a chi lavora e che non riesce a soddisfare i bisogni veri”, come l’accesso a alimentazione, farmaci e abbigliamento.
Un contrasto alla povertà
“Noi siamo la bandiera italiana fuori dal Paese, ma abbiamo deciso di trasferire la nostra forza dove il Paese ha più bisogno”, in un momento “in cui il Paese ha bisogno di maggiore crescita e fiducia”, ha continuato. “Fra lavoratori poveri e poveri veri i numeri sono veramente significativi nella nostra società” e per questo il gruppo ha deciso di “intervenire su questo Paese a prescindere da qualsiasi governo”.
La scelta di puntare su ambiente, sociale e cultura è anche premiata dai mercati finanziari. “Gli investitori non ti scelgono per gli utili e i dividendi, ma anche per quanto sei in grado di dare alla società”, ha aggiunto Messina.
“I nostri risultati dimostreranno la forza della banca – ha proseguito Messina – e la sua performance economica e la nostra capacità di continuare a generare reddito e a pagare dividendi”.
Un impegno per il futuro
Il 5 febbraio il gruppo ha approvato i conti del 2018 decidendo anche la distribuzione del dividendo. Sulla riduzione dei crediti deteriorati Intesa Sanpaolo farà “ancora di più”. L’accelerazione sullo smaltimento degli npl è “assolutamente una priorità della banca – ha poi affermato Messina – . Abbiamo già fatto tantissimo e siamo tornati ai livelli precrisi, ma faremo ancora di più e questo fa parte del nostro piano d’impresa”.
In collaborazione con AdnKronos