Diverse le promesse elettorali formulate dai partiti in vista delle elezioni del 25 settembre: ecco tutte quelle messe sul tavolo.
Tante sono le promesse elettorali che i vari partiti in corsa per le elezioni del 25 settembre 2022 hanno fatto alla popolazione in fase pre-elettorale. Dall’abolizione del canone Rai ai mutui a tassi agevolati, le proposte delle coalizioni sono tante.
Le elezioni si terranno il 25 settembre 2022. A pochi giorni dal voto i partiti cercano di conquistarsi i voti degli indecisi che non sanno a chi conferire la propria preferenza mediante una serie di promesse elettorali.
Durante le ultime ore che precedono la chiamata elettorale, dunque, sono diversi i temi gettati sul tavolo delle proposte: si spazia, infatti, dal canone Rai ai mutui a tasso agevolato con zero anticipo canone, alla dote per coloro che hanno compiuto 18 anni.
Promesse che, in alcuni casi, cozzano con lo scenario economico che si è delineato negli ultimi mesi, fatto di inflazione e di deficit, elementi che non possono essere non considerati dal governo che andrà a formarsi nei prossimi mesi.
Il nuovo esecutivo, infatti, dovrà tener conto di tutte le problematiche emerse nel paese e cercare di raddrizzare il timone con una Manovra che abbia ben presente le criticità.
Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia afferma che, in caso di elezione, non promette di fare miracoli ma che le promesse fatte saranno attuate, in un contesto in cui – come lei stessa sottolinea – il debito pubblico è incrementato e per il quale lei non sostiene lo scostamento di bilancio, contrariamente a Salvini.
Per quel che concerne il PNRR, il centrodestra è aperto a una rinegoziazione, posizione non condivisa da PD, Azione, IV e +Europa, in quanto potrebbe attuarsi una riallocazione dei fondi in favore delle regioni del nord Italia. Ciò andrebbe a danneggiare i giovani italiani, che rappresentano un bacino elettorale molto ambito dai partiti.
Luigi Di Maio, con Impegno Civico, propone i cosiddetti mutui zac – ossia zero anticipo canone, che fanno leva su garanzia statale sul 100% dell’importo, destinati agli under 40.
Il Pd, invece, propone un importo di 10 mila euro da destinare a tutti i 18enni come sorta di dote. Una misura che potrebbe essere attuata effettuando l’aumento dell’aliquota della tassa di successione per quel che concerne i patrimoni elevati.
Il centrodestra risponde con la flat tax, proposta, a più riprese, da Silvio Berlusconi già in passato.
La Lega, invece, punta sull’abolizione del canone Rai. Giuseppe Conte del M5S ha proposto la no tax area fino 13 mila euro per le pensioni, nonché la riduzione delle ore lavorative a 35 su base settimanale e salario paritario. Inoltre, sostiene il Reddito di Cittadinanza che il centrodestra – in particolare FDI – vorrebbero abolire.
Verdi e Sinistra Italiana, invece, propongono un piano straordinario per l’occupazione femminile, nonché una legge sul clima e un salario minimo garantito. +Europa propone la legalizzazione della cannabis, mentre Bonino punta sulla difesa della legge 194 che regola il diritto all’aborto.
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