Va avanti il confronto per mettere in piedi una nuova riforma fiscale.
Dopo un incontro di ieri dei sindacati, il governo sta affrontando una seconda giornata di confronti circa la riforma fiscale.
Poco dopo le 9:30 di questa mattina è iniziata la seconda giornata in cui il governo si ritrova a confrontarsi con le parti per la riforma fiscale. Ieri si è parlato insieme ai sindacati, oggi invece a Palazzo Chigi sono stati convocati le rappresentanze delle imprese e degli ordini professionali, come Confindustria, Abi, Confapi, Confimi, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Cia, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Federterziario, Confeservizi, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri.
A partire dalle ore 11, invece, sarà il momento di intervenire per Ania, Ance, Confedilizia, Alleanza Cooperative, Confcooperative, Unicoop, Cndcec (Commercialisti), Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Confprofessioni, Assoprofessioni, A.N.T.I. (Tributaristi Italiani).
A confrontarsi con tutte queste associazioni, il governo ha scelto come proprio rappresentanti, Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Economia, Maurizio Leo, il vice ministro e Alfredo Mantovano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Il vicepresidente di Confesercenti, a margine del tavolo sulla riforma fiscale a Palazzo Chigi, Nico Gronchi, come riporta l’Ansa, ha commentato dicendo: “Nel confronto con il Governo di oggi le parole chiave di Confesercenti sono: stop all’era degli acconti; tassa sull’e-commerce per le grandi piattaforme, necessaria per riequilibrare la concorrenza, che nella delega non è presente – e questo è a nostro avviso di primaria importanza -; benefici fiscali anche per i redditi più bassi; abolizione dell’Irap i cui effetti avvantaggiano solo le grandi imprese e rischia di penalizzare principalmente le pmi di commercio e servizi”.
Inoltre ha voluto anche sottolineare che l’Italia non è costituita unicamente da micro e grandi imprese, ma ci sono anche piccole e medie imprese lungo tutta la penisola.
È fondamentale aggiungere ad una conclusione con la riforma fiscale, soprattutto per il settore dell’Agricoltura che talvolta è totalmente travolto dagli iter burocratici. Non è l’unico motivo per cui è importante, considerando che bisogna prendere in considerazione anche il sostenimento dello sviluppo delle energie alternative.
In questi termini, il presidente di Coldiretti, ha affermato che è importante prevedere un sistema che “tenga conto del graduale processo di transizione tecnologica dei macchinari e degli automezzi utilizzati nel settore agricolo, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle agroenergie derivanti da biomassa”.
Gli obiettivi del disegno di legge sono condivisi da Coldiretti, soprattutto lo scopo di ridurre la pressione fiscale. La maggior parte dei rappresentanti delle associazioni hanno accolto con positività la revisione della riforma fiscale. Ognuno è pronto a dare un proprio contributo per far sì che questo disegno di legge possa compiersi. L’attenzione ad oggi rimane comunque rivolta nei confronti delle tematiche di valorizzazione del risparmio e delle tematiche finanziarie, in modo che il nostro Paese possa svilupparsi ulteriormente.
Il presidente dell’Ance, ossia l’Associazione nazionale dei costruttori edili, Federica Brancaccio afferma di essere presente per ascoltare e per fare una proposta riguardo i temi della rigenerazione urbana e della riqualificazione urbana. Per Brancaccio è importante che all’interno della riforma fiscale siano presenti delle agevolazioni da dare a chi sceglie di migliorare i centri urbani.
Il vicepresidente di Confcommercio, Giovanni Da Pozzo afferma di essere favorevole ad un impianto in cui sui realizza una riforma complessiva così che si possa stimolare la crescita tramite la diminuzione del carico impositivo e, allo stesso tempo, riuscire a contrastare l’evasione. Da Pozzo continua affermando che è importante realizzare una: “riforma complessiva dell’Irpef, all’insegna della conferma del principio di progressività e con obiettivi di equità orizzontale, agendo sui versanti della riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito, di una no tax area senza disparità tra lavoro dipendente e pensionati ed anche perseguendo una estensione della flat tax”.
Un argomento di cui ha parlato anche Gianfranco Torriero, il vicedirettore generale dell’Abi il quale afferma di aver prestato molta attenzione alle parole del ministro dell’economia Leo e che, in qualità di associazione ha intenzione di dare un contributo sulla proposta. “Ovviamente, auspichiamo il coinvolgimento nei vari tavoli tecnici che verranno istituiti, come ci è stato detto, e soprattutto focalizzeremo l’attenzione sulle tematiche di valorizzazione del risparmio e sulle tematiche finanziarie che sono importanti per lo sviluppo del nostro Paese”, queste le parole conclusive di Torriero.
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