Sono 299 le persone che durante la scorsa notte sono state tratte in salvo al Lampedusa, le quali si trovavano a bordo di sei imbarcazioni diverse.
È stato fatto un salvataggio anche di 46 naufraghi presenti in un barchino il quale è affondato presso l’area Sar italiana di cui tre persone attualmente risultano essere disperse.
Durante la scorsa notte, sono sbarcati a Lampedusa circa 300 migranti. Le persone salvate sono state 299 insieme ad altri naufraghi nel momento in cui questi si trovavano a bordo di 6 imbarcazioni diverse. Durante la notte sono stati agganciati diversi barchini su cui erano presenti gruppi di 48, di cui tre cui tre donne e due minori, gruppi di 46, di cui 13 donne e sette minori, gruppi di 42 tra cui dieci donne e otto minori, gruppi di 45 tra cui sei donne e due minori, gruppi di 36 tra cui nove donne tre minori e gruppi di 82 tra cui otto donne.
Le prime cinque imbarcazioni sono partite da Sfax, in Tunisia, mentre la sesta dalla Libia, molto più precisamente da Sabratah. Ognuno di loro è stato portato presso l’hotspot di Contrada Imbriacola. Durante la giornata di ieri sono stati dodici gli approdi al Lampedusa per un totale di 611 persone. All’alba l’hotspot ospitava 2.242 persone a differenza della disponibilità di 400. Attualmente la struttura risulta essere sovraffollata anche se, durante gli ultimi due giorni, diversi aerei militari e navi hanno trasferito le persone altrove.
Oltre all’arrivo di 300 migranti, c’è stato anche un altro naufragio. Questo è ciò che è accaduto nel momento in cui un barchino di 7 metri è affondato nell’area Sar italiana. Quarantasei migranti tra cui 7 minorenni e 13 donne, sono stati salvati dai militari della motovedetta Cp319 della Guardia Costiera anche se attualmente tre persone risultano essere disperse tra cui anche la madre di un neonato. Attualmente continuano le ricerche in mare aperto.
Tutti i naufraghi sono originari di Costa d’Avorio, Guinea, Gambia e Camerun degli uomini e delle donne che sono sbarcati proprio prima lo scoccare della mezzanotte e mezza presso il molo Favarolo di Lampedusa. I migranti del barchino hanno affermato di essere partiti dalla Tunisia, ossia da Sfax alle ore 21:00 dello scorso venerdì e di aver pagato 2.000 dineri per il viaggio.
Tra i dispersi quindi c’è anche la mamma di un neonato, un bambino di 6 mesi che è stato salvato dopo il naufragio del barchino in area Sar. Il bambino, dopo essere stato visitato, risulta essere in buone condizioni. Per il momento nessuna notizia della mamma. Ad occuparsi del neonato ci sono anche i poliziotti che attualmente lavorano presso l’hotspot di Lampedusa. Intanto proseguono le ricerca della Guardia Costiera delle Fiamme Gialle dei dispersi.
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