[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Dzelat/Shutterstock.com[/didascalia]
“Se vai con una prostituta per strada e i vigili ti beccano devi prepararti al peggio: ti arriverà una multa record a casa”. E’ questa, in sintesi, la linea del comune catalano di Gavà, una cittadina di 45mila abitanti alle porte di Barcellona.
Il comune di Gavà ha deciso di abbracciare la tolleranza zero contro la prostituzione di strada. I clienti colti sul fatto non solo dovranno pagare multe fino a 3mila euro, ma l’infrazione gli verrà notificata a casa esponendo i loro vizi alla rappresaglia delle moglii ed alla delusione dei figli. Tripla punizione: economica, familiare e morale.
“In questo modo, lo potranno venire a sapere anche i familiari dei clienti delle prostitute” – ha dichiarato l’assessore alle Pari Opportunità di Gavà, Gemma Badia – “Vogliamo che ci sia piena consapevolezza del fenomeno e che i clienti, che ne sono complici, vengano messi allo scoperto”.
I vantaggi immediati di questa iniziativa sono due: innanzitutto più decoro urbano dal momento che le prostitute si sposteranno dalle strade alle abitazioni private sfruttando gli annunci di internet; inoltre le mogli dei mariti pizzicati con le lucciole potranno sottoporsi a controlli sanitari per accertarsi di non avere contratto dal coniuge malattie sessualmente trasmissibili.
In Italia
In Italia qualcosa di simile è stato deliberato ad Acerra, dove il sindaco ha emanato un’ordinanza che impone multe ai clienti fino a di 498 euro, il sequestro del veicolo ed il recapito della contravvenzione direttamente a casa.
Anche altri comuni hanno adottato il pugno duro: il comune di Rimini per esempio ha applicato multe fino a 10mila euro.