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Susanna Camusso parla davanti a una platea di centomila manifestanti giunti a Roma per potestare: ‘Sappia il governo che se non ci saranno risposte andremo avanti con lo sciopero della categoria. Chiameremo tutti i lavoratori‘. I sindacati uniti nelle tre sigle principali Cgil, Cisl e Uil, hanno invaso la Capitale per chiedere lo sblocco e il rinnovo dei contratti per gli statali. Dal palco di piazza del Popolo, alla chiusura del corteo di sabato 9 novembre, Camusso aggiunge: ‘Le risposte le vogliamo. Smettete di fare i dilettanti allo sbaraglio, non si può trattare la pubblica amministrazione come se non fosse il centro, il perno dei servizi. Il lavoro è una cosa seria. Basta promesse, basta annunci e basta nominati’.
Il corteo si è svolto da piazza Esedra, diretto a piazza del Popolo per chiedere lo sblocco del contratto fermo da sei anni e per dire no alla riforma della Pubblica Amministrazione messa a punto dal ministro Madia e dal governo.
Il referendum della Lega sulla legge Fornero
La leader della Cgil ha anche aperto al referendum della Lega sulla riforma Fornero del lavoro. ‘Se ci sarà, voteremo con la Lega perché si tratta di un referendum per abolire una legge ingiusta nei confronti dei lavoratori’.
La T-Shirt provocatoria
Camusso ha partecipato al corteo degli statali indossando una maglietta rossa con su scritto: ‘Arrogance, profumo di premier’, chiaramente riferita a Matteo Renzi. Sul colletto della camicia blu, inoltre, esibiva una spilla a forma di gettone che richiama il discorso fatto da Renzi alla Leopolda, in cui accusava alcune categorie di essere arretrate, come se volessero usare un gettone telefonico con l’iPhone.
‘Renzi è un Pinocchio’
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In prima linea a Roma sono scesi pure i lavoratori della scuola arrivati da tutta Italia per riportare l’attenzione sulla categoria. ‘Basta con le menzogne. Continueremo la mobilitazione anche con lo sciopero generale fino a quando il governo non darà risposta alle nostre richieste. Sarà uno sciopero senza se e senza ma’, dice il segretario generale della Fp-Cgil, Rossana Dettori. ‘Basta con le bugie’, dice anche il segretario generale della Cisl Fp, Giovanni Faverin: ‘Non è vero che non ci sono i due miliardi che servirebbero per il rinnovo del contratto per il 2015’, bloccato già dal 2010. ‘Se il Governo non metterà le risorse necessarie nella legge di stabilità, a dicembre faremo lo sciopero generale di tutti i lavoratori pubblici e della scuola. Non ci fermeremo – avverte – neanche dopo lo sciopero’.
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