Proteste in diverse città del Regno Unito contro la premier britannica Liz Truss. I cittadini hanno bruciato le bollette come segno di protesta.
I cittadini britannici si sono riversati in piazza a manifestare contro il caro energia al grido “non posso pagare, non pagherò”. Secondo la popolazione il repentino peggioramento della crisi economica è dovuto dalle idea e manovre dell’attuale governo.
Proteste in piazza contro Liz Truss
Ieri 1 Ottobre i cittadini inglesi sono scesi in piazza contro il rincaro del costo della vita. La causa che ha portato a questa destabilizzazione ulteriore all’interno della nazione, già provata per la perdita della Regina e dalla guerra in Ucraina, è la manovra economica propria da Liz Truss.
La nuova premier, che è subentrata dopo le dimissioni di Boris Johnson, e ha proposto una manovra economica e fiscale che ha letteralmente mandato in tilt i mercati internazionali. Si tratta in poche parole di aumentare debito pubblico per finanziare una detassazione ma che a favore soltanto delle fasce più ricche della popolazione.
Questa proposta non ha trovato riscontro positivo né a livello nazionale ma nemmeno sul piano internazionale. Anzi ha portato a un crollo della sterlina repentino e preoccupante.
La crisi che avanza nel Regno Unito dopo l’annuncio di Liz Truss è qualcosa che ha aizzato il popolo già stremato. I cittadini, già in evidente difficoltà data il conflitto in Ucraina, temono ulteriori rincari e disagi all’interno di una nazione allo stremo.
Sono state organizzate proteste e manifestazioni nelle più importanti città britanniche e la consistente partecipazione dei cittadini riflette il sentimento e la disapprovazione verso i rincari.
Ma non solo dato che i sondaggi eseguiti pochi giorni fa da YouGov rivelano un cambiamento netto in merito alle preferenze politiche dei cittadini. La maggioranza pensa che Liz Truss dovrebbe dimettersi e i consensi ricevuti durante l’elezione non esistono più.
Il rogo delle bollette
Ieri sono state organizzate proteste contro Liz Truss e il caro energia. La sua proposta economica ha invertito le preferenze degli elettori che ora preferiscono l’oppositore democratico.
Le manifestazioni hanno riempito le piazze di Londra, Manchester, Glasgow, Belfast, Cardiff e Birmingham.
I cittadini hanno manifestato spiegando che riescono o a mangiare o a pagare le bollette arrivate alle stelle. Due grandi associazioni hanno attirato in strada i manifestanti riuscendo a raggiungere numeri incredibili.
Sono state bruciate le bollette in un rogo come simbolo di protesta contro i rincari energetici.
Tra le associazioni spicca Don’t pay UK che incoraggia i britannici a non pagare le bollette e ha ricevuto, secondo il Guardian, ben 200.000 adesioni.
Un’altra associazione che però si occupa di diritti e difesa dell’ambiente la Just Stop Oil ha portato in piazza tantissime persone per protestare e fermare le estrazioni di gas e petrolio.
La situazione è davvero delicata per Liz Truss che oggi ha fatto mea culpa e ha spiegato di aver fatto un errore a non aver preparato il terreno prima di annunciare una manovra così rivoluzionaria.