Pubblicità su Instagram: debuttano gli spot sul social network

E arrivò il giorno delle pubblicità di Instagram anche in Italia: il popolare social network fotografico di proprietà di Facebook ha aperto i cancelli all’advertising anche nel Bel Paese con spot video che possono durare anche 30 secondi. D’altra parte gli inserzionisti aspettavano con ansia il momento di sfruttare l’enorme visibilità che questa applicazione-community offre e la dirigenza, allo stesso tempo, sapeva perfettamente che era un’occasione perfetta per monetizzare. Come funzionano e cosa comportano queste novità?

La novità è stata comunicata da Instagram che ha informato che trenta paesi nel mondo tra cui anche l’Italia – ma anche e soprattutto in un mercato emergente dal bacino d’utenza spropositato come l’India – accoglieranno le pubblicità. Le campagne di inserzioni saranno realizzate ad hoc dalle aziende che vogliono investire in questo settore con formato a scelta dunque, come già detto, video anche molto lunghi di 30 secondi, ma anche semplici foto. La decisione ha portato al debutto immediato dei primi contenuti, che già molti hanno infatti incontrato.

LA SCOGLIERA DELLA DISCORDIA DI INSTAGRAM

Ma è solo la prima fase, perché la seconda e più ampia apparirà il 30 settembre prossimo con l’appoggio dell’infrastruttura pubblicitaria di Facebook, che poi è il proprietario di Instagram. Il colosso co-fondato da Mark Zuckerberg aveva infatti rilevato l’applicazione a breve distanza dall’altra mossa multimiliardaria di WhatsApp creando una community complessiva spaventosa. E dopo essere uscita dall’idea di portali completamente privi da pubblicità, ora la grande famiglia di FB sta sfruttando eccome l’oppportunità, cavalcando l’onda sempre sulla cresta.

INSTAGRAM APRE AGLI HASHTAG CON GLI EMOJI

Instagram è popolato da 300 milioni di iscritti dei quali quasi un terzo è attivo negli USA. Sono condivise ogni giorno 70 milioni di foto che vengono “Likate” da 2.5 miliardi di persone. Nata come app soprattutto per modificare foto con filtri, per poi condividerle su Facebook, Twitter e Tumblr è poi diventata una community molto forte, un vero social network con i suoi sistemi e le sue mode, con le sue celebrità dal potere (anche commerciale!) notevole. Era ora di ricavare un po’ di dindi.

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