Le indagini sono ancora in corso per capire l’esatta dinamica dell’incidente dell’elicottero avvenuto in Puglia. Tra le cause al vaglio degli inquirenti, anche il probabile urto contro un oggetto volante.
Nessuna ipotesi è esclusa a chi sta indagando, dal maltempo a qualcosa he avrebbe limitato la visibilità al pilota.
Tante ipotesi ma ancora poche certezze. Nonostante tutto, però, le indagini stanno andando avanti per capire cosa sia effettivamente successo all’elicottero scomparso dai radar, dopo esser partito dalle Isole Tremiti, e precipitato poi, in provincia di Foggia.
Il velivolo, caduto ad Apricena, ha portato con sé 7 persone. Le ipotesi al vaglio di chi indaga sono tante e nessuna viene esclusa a priori, compresa l’ultima, e cioè che a provocare la caduta del velivolo potrebbe anche esser stato un suo impatto con un oggetto volante.
A bordo vi erano due piloti esperti (che erano alla guida del mezzo), insieme ad una famiglia di origine slovena, più un medico che aveva appena finito il suo turno di lavoro proprio alle Isole Tremiti. La ricerca della scatola nera nell’elicottero è ancora in corso. Essa è fondamentale per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente stesso.
A coordinare le indagini è il procuratore di Foggia, il quale ha dichiarato alla stampa che il rotore del mezzo è stato trovato a 150 metri rispetto a dove, invece, è stata rinvenuta la fusoliera. Questo porta gli inquirenti ad ipotizzare che l’elicottero ha impattato al suolo prima con il rotore, poi impennandosi, ha urtato a terra con la restante parte.
Per capire al meglio cosa sia successo, l’Agenzia Nazionale sulla sicurezza del volo ha dato mandato, nominando un ingegnere aereonautico ed un pilota. Mentre la Procura della città pugliese ha nominato 3 consulenti: un colonnello pilota, un professore esperto di tragedie aeree e un ingegnere aereonautico. Questo team ha il compito di ricostruire cosa sia effettivamente accaduto quel 5 novembre quando l’elicottero è sparito dai radar.
La cosa certa è che, in quel tratto di territorio, il maltempo c’era, insieme alla pioggia ed alla nebbia e tutto ciò ha causato, di certo, problemi di visibilità ai piloti. Ma oltre alle condizioni meteo non adeguate, altre ipotesi spuntano dalle indagini. La possibilità di un guasto al mezzo, ma i piloti non avevano lanciato nessun allarme.
O anche, l’ipotesi di una forte folata di vento che abbia fatto perdere il controllo del mezzo. O ancora, e non è da escludersi, un drone in volo che potrebbe aver spinto, urtandolo, l’elicottero al suolo. Quest’ultima ipotesi è al vaglio di chi indaga, come anche l’impatto con un altro oggetto in volo possibile.
Sta di fatto che, ancora non è stata trovata, la scatola nera dell’elicottero, che è determinante per la ricostruzione di ogni singolo momento esatto dell’incidente.
Le 7 vittime, fra cui anche due bambini, ha portato il cordoglio di tutto il Paese. Messaggi e ricordi, non solo per la famiglia di turisti, ma anche per il medico e i piloti che erano a bordo.
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