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14 ottobre 1994: data storica per l’uscita americana di Pulp Fiction (in Italia dovemmo aspettare fino al 16 dicembre dello stesso anno), il film di Quentin Tarantino diventato un’icona del cinema contemporaneo, con le sue mille citazioni entrate a far parte del linguaggio comune, i suoi straordinari personaggi e la sua indimenticabile colonna sonora ricca di brani rock, funk e blues.
Ancora oggi Pulp Fiction resta una pellicola avvincente e godibile che non sembra aver minimamente accusato i segni del tempo, come se vent’anni non fossero mai trascorsi.
Pulp Fiction venne immediatamente considerato un cult sia dal pubblico che dalla critica specializzata, che incoronò l’appena trentunenne Quentin Tarantino (reduce già dal successo di Le Iene) come il nuovo regista prodigio del cinema americano e mondiale. Del resto è innegabile che alcuni dei tratti più caratterizzanti del film, quali la struttura a storie intrecciate e cronologicamente non sequenziale, i dialoghi iper-realisti e la rappresentazione fumettistica dei personaggi, ispirarono un’intera generazione di cineasti e influenzarono in maniera evidente la cinematografia degli anni ’90, e non solo.
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La pellicola ottenne anche svariati riconoscimenti, dalla Palma d’Oro a Cannes al premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale (vinta da Tarantino con Roger Avary), più un Golden Globe, due BAFTA, due MTV Movie Award e decine di altri premi minori. Anche gli incassi furono molto buoni (circa 214 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 8 milioni).
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La trama di Pulp Fiction è talmente nota che riportarla ancora una volta sarebbe quasi stucchevole. Ci piace invece ricordare i suoi iconici personaggi, dalla sensuale Mia Wallace (Uma Thurman), il cui inconfondibile look venne adottato da decine di migliaia di ragazze in tutto il mondo, alla disincantata coppia di killer Vincent Vega (John Travolta) e Jules Winnfield (Samuel L. Jackson), dai maldestri rapinatori Ringo ‘Zucchino’ (Tim Roth) e Yolanda ‘Coniglietta’ (Amanda Plummer) al temerario pugile Butch Coolidge (Bruce Willis), dal carismatico signor Winston Wolf (Harvey Keitel) allo scaltro boss Marsellus Wallace (Ving Rhames), senza dimenticare l’improbabile spacciatore in vestaglia Lance (Eric Stoltz) e la sua donna Jody (Rosanna Arquette), e poi ancora Fabienne, la piagnucolosa ragazza di Butch (Maria de Medeiros), il capitano Koons (Christopher Walken), i sadici Zed e Maynard (Peter Greene e Duane Whitaker) e l’eccitante tassista Esmeralda Villalobos (Angela Jones).
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Come scrivevamo all’inizio, Pulp Fiction è ricordato anche per le frasi del film, con citazioni diventate di uso comune (si pensi per esempio al ‘risolvo problemi’ o ai ‘pom**ni a vicenda’). Ecco le più significative:
‘Toccare i piedi di sua moglie e infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato, e non è nemmeno lo stesso sport‘ (Jules)
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‘Mi chiamo Jerda, e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda‘ (Jules)
‘Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace‘ (Jules)
‘Penso che ti ritroverai, quando tutta questa merdata sarà finita, penso che ti ritroverai ad essere un figlio di puttana sorridente‘ (Marsellus)
‘I bianchi che sanno la differenza tra roba buona e roba di merda è in questa casa che vengono‘ (Lance)
‘Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito‘ (Mia)
‘È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale: quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace‘ (Mia)
‘Essere leali è molto importante. Perciò, tu ora vai fuori e dici: Buonanotte, ho passato una bellissima serata, infili la porta, entri in macchina, vai a casa, ti fai una sega e finisce la storia‘ (Vincent)
‘Tre pomodori camminano per la strada. Papà pomodoro, mamma pomodoro e il pomodorino. Il pomodorino cammina con aria svagata e papà pomodoro allora si arrabbia e va da lui, lo schiaccia e dice: Fai il concentrato!‘ (Mia)
‘Rivolterò il mondo per trovarlo, e anche se andasse in Indocina uno dei nostri starà nascosto in una ciotola di riso pronto a sparargli nel culo‘ (Marsellus)
‘Questa cosa resta fra me, te, e il merdoso che presto vivrà il resto della sua stronza e breve vita fra agonie e tormenti‘ (Marsellus)
‘Lascia la città stasera, all’istante, e una volta fuori, resta fuori, o ti faccio fuori‘ (Marsellus)
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‘Dobbiamo togliere la macchina dalla strada, gli sbirri tendono a notare cose tipo guidare una macchina inzuppata di sangue‘ (Jules)
‘Sono il signor Wolf, risolvo problemi‘ (Wolf)
‘Non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda‘ (Wolf)
‘Un topo avrà anche il sapore di torta alla zucca ma non lo saprò mai perché non lo mangio quel figlio di puttana‘ (Jules)
‘Dunque, esaminiamo la situazione: normalmente le vostre budella si ritroverebbero sparpagliate nel locale, ma per caso mi avete trovato in un periodo di transizione‘ (Jules)
‘Jules se regali 1500 dollari a quel coglione io gli sparo per principio!‘ (Vincent).