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Il puma Mufasa è libero: una delle innumerevoli battaglie condotte dagli animalisti in tutto il mondo si può dire finalmente vinta, grazie all’impegno e alla dedizione dell’ONG Animal Defenders International, che ha pubblicato sul web il video del puma liberato e riportato a vivere nella foresta amazzonica. Mufasa è stato costretto a trascorrere 20 anni in catene nel retro di un camioncino, ammassato tra materiale arrugginito, per poi esibirsi tra gli spettacoli di un circo peruviano. Dopo un lungo periodo di assestamento, per prestargli le cure fisiche e psicologiche necessarie, il felino di recente è approdato nel suo habitat naturale, dicendo finalmente addio ai soprusi e ai maltrattamenti.
Come per l’elefante Raju, anche per Mufasa il web si è mobilitato, ha patito ed infine gioito insieme agli animalisti che hanno provveduto a liberare questo bellissimo esemplare di puma, il cui viaggio verso la libertà è iniziato lo scorso mese mese di aprile, quando è stato individuato dagli attivisti di Animal Defenders International, dopo aver ricevuto una soffiata sull’uso illegale di animali selvatici da parte del circo peruviano Koreandi. Grazie all’apporto di alcuni funzionari della fauna selvatica, il puma è stato rintracciato dagli animalisti in uno sperduto villaggio del nord del Paese, e finalmente liberato dalle catene che lo hanno tenuto in schiavitù per praticamente la sua intera esistenza.
La storia di Mufasa presenta lunghi tratti oscuri, soprattutto se parliamo della sua infanzia: è probabile che il cucciolo di puma sia stato illegalmente sottratto dal suo ambiente naturale e dai genitori in qualche modo, e poi venduto ai circensi dopo chissà quanti passaggi di mano. Da aprile ad oggi Mufasa ha dovuto passare una lunga trafila, prima di ritrovare il proprio habitat da animale libero: dapprima è stato trasferito al centro di soccorso dell’associazione, nei pressi della capitale Lima, dove ha trascorso un periodo di tempo necessario per la somministrazione di adeguate cure veterinarie. Dopo essere stato nutrito e rimesso pienamente in sesto, Mufasa ha dovuto compiere un viaggio lungo ben tre giorni, attraverso terra e mare, prima di raggiungere la sua nuova casa nella foresta amazzonica, ai margini della riserva Tambopata. Per Mufasa si prospetta finalmente una vita da felino libero, da assaporare senza l’orrore imposto dagli uomini fin dalla più tenera età.