Decisione drastica quella di Vladimir Putin: il presidente russo ha infatti deciso di bloccare l’accesso al portale di video per adulti P**nhub (dai, non possiamo scriverlo, ma si può capire facilmente) che è uno dei maggiori al mondo, con tonnellate di filmati per tutti i generi e di tutti i gusti. La critica internazionale ha subito rivangato nel passato affermando che Putin ha seguito la modica sovietica di cancellare tutto ciò che non piace, con una censura immediata e netta.
Ma non solo P**nhub, anche altri dieci portali dello stesso network – tra i quali alcuni davvero visitatissimi – sono stati definitivamente bloccati. A porre fine alle trasmissioni in Russia è stato il servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione alias Roskomnadzor. Tra le prime voci che sono arrivate, sembra che il motivo di questa decisione sia per via delle parole chiave che portavano a tale sito e che hanno mandato su tutte le furie l’uomo più potente di Russia.
Nello specifico si tratta di ricerche popolarissime tra i russi a proposito del sesso dalla porta di servizio, se vogliamo capirci. Che non solo è legato all’omosessualità, uno dei nemici mortali di Putin, la sua criptonite, ma ovviamente anche a rapporti eterosessuali. Tuttavia, a Vladimir non è garbato che i russi cercassero così tanto su ciò e ha deciso di oscurare d’emblée il povero portale. Povero? Mica tanto.
Parliamo infatti di un vero colosso del web in grado di generare diverse centinaia di milioni di pagine viste al mese, diverse ogni giorno. Come fa a guadagnare? Dalle inserzioni che le società produttrici pubblicano, non solo quelle di pellicole per adulti, ma anche di accessori e fantomatici farmaci. Certo, la perdita del mercato russo sarà pesante, visto il volume di clic, ma si ovvierà, le luci rosse vincono sempre su tutto.