Putin annuncia stop delle forniture energetiche ai paesi con price cap. Sono sette i civili morti in un attacco sferrato contro un mercato della città di Avdiivka, nella regione del Donetsk.
Putin si scaglia contro i paesi con price cap: il capo del Cremlino afferma che procederà allo stop delle forniture energetiche per queste nazioni. Il governatore ucraino della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, afferma che i russi hanno sferrato un attacco in un mercato nella città di Avdiivka, vicino alla prima linea nell’Ucraina orientale, provocando almeno sette morti. Continua, inoltre, la controffensiva ucraina grazie alla quale la nazione sotto attacco è riuscita a riappropriarsi di cinque città dapprima sotto il controllo russo.
Vladimir Putin ha lanciato una minaccia a tutti i paesi con price cap che fanno parte dell’Unione Europea. Chi continuerà su questa strada si vedrà tagliare completamente le forniture energetiche. Un avvertimento che serve da monito anche per gli altri paesi che, al momento, non hanno intrapreso questa strada e che intendono farlo in futuro.
Intanto, Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha riferito di non aver intenzione di dialogare con il capo del Cremlino al G20. Un eventuale incontro per parlare potrebbe avere luogo qualora Putin decida di effettuare il rilascio di Brittney Garner, donna americana incarcerata in Russia.
L’Ucraina continua a essere bombardata. Sotto l’attacco russo, infatti, è finito, il 12 ottobre, un mercato della città di Avdiivka, nella regione del Donesk. Sono morti 7 civili.
Il Paese ha annunciato di aver riconquistato cinque territori che erano sotto il controllo della Russia, ubicati nel sud del Paese. Dall’inizio di settembre, l’esercito ucraino ha condotto con successo una controffensiva, attraverso la quale è riuscita a riprendersi diversi territori che erano controllati dall’esercito russo.
Quest’ultimo ha iniziato lunedì un’importante campagna di bombardamenti in tutto il paese, causando ancora altre morti. Per Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, questi massicci attacchi sono “un segno di debolezza” della Russia.
La Russia ha rivendicato la responsabilità di nuovi e potenti attacchi alle infrastrutture dell’Ucraina, in particolare agli impianti energetici, all’indomani degli attentati su larga scala che hanno suscitato proteste occidentali.
La città di Zaporijjia, poco distante dal fronte e martellata dai russi nelle ultime settimane, ha subito, secondo le autorità ucraine, una salva di dodici missili tipo S-300 che sono caduti su infrastrutture civili, uccidendone uno.
Secondo il governatore regionale, gli attacchi hanno causato gravi distruzioni agli impianti energetici nella regione del Dnipro, privando molti villaggi della corrente.
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