L’ex ministro degli Esteri Wang ha effettuato colloqui con il ministro russo Lavrov dove hanno approfondito discorso di varia natura e, poche ore fa, il funzionario inviato da Xi Jinping per mettere a punto la visita in programma nel prossimo futuro dello stesso Capo di stato cinese. Una visita che il Wall Street Journal preannuncia come certa e rivela che la visita di Wang è una preparazione ai colloqui tra Jinping e Putin.
L’alleanza tra Cina e Russia sta prendendo uno slancio importante negli ultimi mesi e in particolar modo le ultime settimane Putin e Jinping hanno mostrata il progredire di una partnership illimitata, ancora più importante e profonda, che si va ad inserire in ogni ambito nonostante la vicinanza tra i due Paesi fosse già consolidata e di vecchia data.
Un ruolo importante e che facilita la coesione tra le due potenze mondiali è sicuramente quello svolto dall’attuale astio di Mosca e Pechino nei confronti di Washington e ciò sta fortificando il rapporto tra Cina e Russia ma anche la loro unione con la Repubblica Islamica dell’Iran.
Il Wall Street Journal rivela che sono stati giorni nei quali il funzionario cinese Wang sta programmando la visita del capo di Stato cinese Jinping a Mosca insieme alle autorità russe e la pianificazione dei colloqui non è semplice e necessità di organizzazione speciale.
Il diplomatico cinese Wang a Mosca
Secondo quanto afferma il noto giornale il vertice in programma tra Jinping e Putin rientra in un piano preciso che ha lo scopo di agevolare un piano di pace per il conflitto in Ucraina che sta per compiere un anno dal suo inizio ma sembra che la finalità dell’incontro sia anche stabilire legami ancora più intensi e duraturi, per trarre vantaggio dalla partnership e evitare il più possibile la dipendenza Europea in ambito energetico, commerciale e produttivo. La Cina Aveva lo scopo di utilizzare Incontro per sottolineare nuovamente l’appello internazionale non utilizzare armi nucleari.
Stando alle rivelazioni del Wall Street Journal i preparativi sono in una fase iniziale e non sono stati definiti precisamente ancora ne i luoghi né la tempistica nella quale si incontreranno Putin e Xi. Sembra che la data possa essere a cavallo dell’anniversario in cui la Russia celebra la la vittoria della seconda guerra mondiale sulla Germania nazista ovvero tra la fine di aprile e inizio di maggio.
L’alto funzionario cinese Wang si trova a Mosca e ha avuto modo di incontrare il ministro degli Esteri russo Lavrov con il quale ha definito aspetti commerciali, economici e strategici per perseguire obiettivi comuni finalizzati televisione alla crescita bilaterale.
In diplomatico di Pechino ha effettuato diverse visite e interventi negli ultimi giorni compreso quello alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco e ha intensificato le richieste di avviare colloqui di pace per appianare i contrasti tra Ucraina e Russia. Questa sembra essere una tattica utilizzata da Pechino dopo le numerose accuse ricevute dagli Stati Uniti riguardo al sostegno di Pechino a Mosca e soprattutto alla possibilità che la Cina possa fornire armi letali a Putin.
I rapporti tra XI e Putin si sono intensificati negli ultimi mesi in maniera importante e a dicembre i due leader hanno avuto modo di confrontarsi in un colloquio effettuato in videochiamata. Negli scorsi giorni Cina e Russia hanno annunciato una partnership e una collaborazione senza limiti ne di tempi né per quanto riguarda ambiti e senza nessuna area esclusa.
Va precisato che Jinping non ha condannato in maniera ufficiale decisa le azioni di Mosca nonostante abbia esortato ripetutamente alla moderazione e al tentare di riappacificare i rapporti ora deteriorati, specificando inoltre che le controversie andrebbero risolte con mezzi pacifici.
Mentre i rapporti tra Mosca e Pechino si solidificano sempre più quelli delle due potenze internazionali con gli Stati Uniti invece subiscono continui disguidi e battibecchi che non fanno che alimentare ulteriormente le profonde ragioni del dissenso tra Cina e Russia nei confronti degli usa.
La questione del pallone spia abbattuto dal presidente Usa Biden e le successive accuse reciproche hanno alimentato questo momento di tensione palpabile. Ieri Wang ha sottolineato a Mosca quanto siano stretti i legami dei due Paesi e lo ha fatto in un incontro con il segretario del consiglio di sicurezza russo e stretto confidente di Putin Nicolai Patrushev.
L’alto diplomatico Wang ha riferito alla TV di stato:”Le relazioni sino-russe hanno un carattere maturo: sono solide come una roccia e resisteranno a qualsiasi prova in una situazione internazionale in mutamento”.
Patrushev Ha spiegato invece al funzionario di Pechino che la coesione tra politica estera russa e cinese ecco qualcosa di indispensabile e che verrà alimentato sempre più.
Patrushev ha ribadito anche che: “Nel contesto di una campagna condotta dall’Occidente collettivo per contenere sia la Russia che la Cina, l’ulteriore approfondimento della cooperazione e dell’interazione russo-cinese nell’arena internazionale è di particolare importanza”.
Alto diplomatico cinese ha incontrato Putin
Dopo aver incontrato il ministro del lavoro russo Lavrov il diplomatico cinese Wang ha avuto modo di avere un colloquio con il capo di Stato russo Putin.
Il presidente russo ha specificato che le relazioni con Pechino si stanno sviluppando in maniera egregia e hanno già apportato beneficio nel raggiungere nuovi livelli commerciali.
Il leader del Cremlino sottolinea l’importanza della vicinanza con Pechino e sostiene che questa alleanza sia qualcosa di fondamentale per il progresso e lo sviluppo futuro, anche contro a chi non ha a cuore l’espansione delle due Nazioni.
Affermando che la cooperazione è soltanto l’inizio e le prospettive sono di crescita collettiva anche in ambito sicurezza e militare.
Wang nel suo intervento sulla tv di Stato russa ha effettuato un intervento breve conciso che è stato focalizzato sostanzialmente nel precisare che le relazioni saranno così strette tra Cina e Russia i due paesi non soccomberanno mai alle pressioni internazionali.
Il presidente Putin ha dichiarato cheI rapporti bilaterali tra Russia e Cina sono essenziali per stabilizzare la situazione internazionale. Ha specificato l’importanza della collaborazione in ambito commerciale produttivo ed economico sottolineando che l’obiettivo di 200 miliardi di dollari di fatturato tra Russia e cena avrebbe sarà Raggiunto prima del previsto
Wang ha precisato anche che “le relazioni tra la Russia e la Cina non sono dirette contro paesi terzi, ma non cedono nemmeno alle pressioni di questi ultimi. La Cina è pronta ad approfondire la fiducia politica reciproca e la cooperazione strategica con la Russia”.
Anche per quanto riguarda la scelta della Russia deve abbandonare il patto nucleare New start con gli Stati Uniti, il Cremlino ha sottolineato che si potrà parlare della questione soltanto quando l’occidente mostrerà disponibilità nel tener conto delle preoccupazioni attuali della Russia.
Peskov portavoce del cremlino ha riferito in merito alla questione dell’accordo nucleare che: “Tutto dipenderà dalla posizione dell’Occidente”.
È stato precisato però dal ministero degli esteri russo che Mosca continuerà a rispettare le regole imposte dal patto con scadenza al 2026.
Le votazioni tenutesi oggi a Mosca hanno mostrato un parere generale favorevole alla sospensione momentanea del patto nucleare New start. La votazione tenutasi alla Duma ha deciso di proseguire nella direzione e di accettare la decisione del presidente russo Putin.
Il capo di stato russo Putin ha deciso, come emerso direttamente dal sito del Cremlino, di revocare a causa dei: “profondi cambiamenti nelle relazioni internazionali”, il decreto sulle linee di politica estera risalente al 2012 in cui metteva tra gli obiettivi la cooperazione con la Ue per la creazione di “un unico spazio economico e umano dall’Atlantico all’Oceano Pacifico e lo sviluppo delle relazioni con la Nato”.
Il capo di stato Putin ha deciso di revocare inoltre il decreto del 2012 che sosteneva anche la sovranità della Moldavia nell’ambito della politica sul futuro della Transnistria, regione notoriamente separatista appoggiata da Mosca, che si trova al confine con l’Ucraina e dove la Russia ha mobilitato e posizionato una grande quantità di truppe dell’esercito russo.