Qatar, dopo i mondiali 2022 ci saranno meno cani: ecco il motivo

E’ stato svelato il motivo per il quale in Qatar è diminuito il numero dei cani e per cui dopo i mondiali 2022 ce ne saranno sempre meno.

Cani in Qatar
Cani in Qatar – Nanopress.it

Una notizia sconcertante sta facendo discutere il mondo e in particolare gli animalisti, che stanno denunciando la situazione in Qatar, affinché vengano presi provvedimenti.

Il valore dei cani nei Paesi islamici

Il mondiale 2022 in Qatar è sicuramente uno degli eventi più discussi. La scelta di realizzare una competizione così importante per il mondo proprio in uno Stato dittatoriale e con pochi diritti non è stata gradita da molti.

Sempre meno cani in Qatar
Sempre meno cani in Qatar – Nanopress.it

Si è parlato a lungo delle condizioni pessime nelle quali hanno lavorato gli operai, perlopiù immigrati, per la realizzazione degli stadi e per il miglioramento delle infrastrutture.

Adesso si parla anche dei cani, che sono diminuiti esponenzialmente in numero da quando il mondiale è cominciato. E ci si aspetta che questi animali non faranno altro che diminuire.

Per capire bene cosa stia succedendo in Qatar non possiamo esimerci dal parlare della visione che alcuni Paesi islamici hanno dei cani. In vari hadith, che sono un insieme di dottrine elargite da Maometto, si parla dei cani come di animali impuri, che non dovrebbero mai entrare in contatto con gli esseri umani.

Cosa succede ai randagi in Qatar
Cosa succede ai randagi in Qatar – Nanopress.it

E’ da tempo che i soggetti più sensibili e i movimenti ambientalisti lottano affinché i cani vengano protetti dalle società in cui si trovano e non siano più considerati in modo negativo. Purtroppo, però, le previsioni dimostrano che dopo i mondiali 2022 in Qatar ci saranno sempre meno cani.

Ecco perché ce ne saranno sempre meno in Qatar

Già prima dell’inizio dei mondiali 2022 è venuto alla luce che si fosse fatto piazza pulita di animali randagi in Qatar. A diffondere la notizia ci hanno pensato i media occidentali, in particolare quelli inglesi, come riportato da un lungo articolo de l’Espresso.

A rivelare tutto sono stati i membri di Paws Rescue, un’associazione con sede in Inghilterra, che è stata fondata da alcune donne inglesi che avevano avuto l’opportunità in passato di vivere in Qatar.

Gli animalisti si mobilitano in difesa dei cani
Gli animalisti si mobilitano in difesa dei cani – Nanopress.it

Tra i membri più importanti di quest’associazione, compare Noora al-Tani, che è membro anche della famiglia reale e che è tra le figure che più si è esposta su questo tema.

La donna ha lanciato anche un hashtag “#StandUpForQatarStrays”, tramite il quale critica come le autorità del Qatar abbiano gestito e stiano continuando a gestire il problema del randagismo di cani e di gatti nel Paese.

La donna ha affermato che in Qatar molti uomini prelevino e uccidano anche i cani più giovani e con la salute più impeccabile. L’attivista ha dichiarato di aver offerto al Governo di pagare lei stessa il mantenimento di questo cani. Purtroppo, però, tutte le sue iniziative si sono rivelate un buco nell’acqua.

Appare scontato, quindi, che una volta che in Qatar terminerà il mondiale di calcio, si riaprirà il varco delle polemiche contro una gestione che per gli attivisti è pressoché aberrante. Sempre meno cani popoleranno le strade del Paese e i manifestanti non stanno riuscendo a invertire questo trend.

Impostazioni privacy