Sono destinate a fare molto rumore le parole espresse dal presidente della Fifa, Gianni Infantino, durante la conferenza stampa sul Mondiale in Qatar. “Il migliore di sempre”, ha detto, ma non solo: rispondendo sui diritti umani, Infantino avrebbe dato priorità alla competizione sostenendo che i “problemi” possono restare fuori dallo stadio. “In campo si gioca a calcio, ed è quello che abbiamo fatto”.
In questi minuti le agenzie fibrillano di dichiarazioni sul bilancio roseo che Infantino ha fatto dei Mondiali in Qatar. Un’edizione segnata da aspre polemiche anche a seguito della decisione di vietare ai capitani delle squadre di indossare una fascia arcobaleno per i diritti Lgbtq+. Ora il “colpo di grazia” con affermazioni che stanno facendo discutere.
Qatar: Infantino in un brodo di giuggiole, ma scoppia il caos sul suo elogio al Mondiale 2022
Gianni Infantino, presidente della Fifa, in conferenza stampa sul Mondiale 2022 in Qatar si sarebbe reso autore di alcune affermazioni che stanno facendo storcere il naso a parecchie persone.
Ansa e Adnkronos riportano stralci del suo intervento sul bilancio della competizione che, a suo dire, non poteva essere migliore di così.
A pochi passi dalla finale Argentina-Francia in Coppa del Mondo, le dichiarazioni di Infantino aprono un altro squarcio tra la galassia dello sport e quella dei diritti umani, almeno per come lo si è visto nel Paese arabo che ha ospitato l’evento più importante del calcio.
Già prima di fare bilanci, Fifa aveva espresso in una nota la sua posizione sul divieto di indossare una fascia arcobaleno in campo:
Siamo a favore dei diritti Lgbt, ma i capitani da regolamento devono vestire la fascia fornita
I tifosi, secondo la visione Infantino, vogliono solo passare 90 minuti “senza dover pensare ad altro”.
A detta del presidente Fifa, riporta Ansa, il Mondiale in Qatar “ha mostrato una forza di coesione enorme”, confezionando così “l’edizione migliore di sempre”.
Mentre parla di atmosfera gioiosa e di un “successo incredibile”, fuori montano i primi sintomi della bufera.
Sulle proteste relative alle condizioni dei lavoratori e ai diritti umani calpestati, avrebbe una tesi: “ognuno è libero di esprimere le sue opinioni”, ma fuori dallo stadio.
Il calcio e lo sport in generale come “distrazione”, nonostante intorno ci sia l’inferno. Una posizione, quella di Infantino, che non poteva certo pretendere di restare all’angolo e passare sottotraccia.
“Bisogna proteggere il calcio”
Nella conferenza stampa di chiusura del Mondiale, all’antivigilia della finale, Gianni Infantino avrebbe elogiato il Qatar e l’edizione 2022.
Quando si tratta del campo di gioco bisogna proteggere il calcio
Per 90 minuti, i tifosi si aspetterebbero solo “gioia” e non lezioni di vita e civiltà ed è per questo, ha aggiunto Infantino, che Fifa deve “prendersi cura” di tutti senza discriminare nessuno in base ai sentimenti o ai valori che ha.
i tifosi che vengono allo stadio hanno i loro problemi. Vogliono solo passare 90 minuti, o 120 minuti, o 120 minuti con i rigori, senza dover pensare ad altro che a godersi un momento di piacere
I regolamenti, avrebbe aggiunto Infantino, “sono lì per proteggere 211 squadre di calcio e i loro tifosi, che vogliono venire e godersi il calcio”.