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Mondo

Qatar, storia e usanze: cosa è permesso e cosa no

Il Qatar ha omaggiato ieri con un caloroso benvenuto i tifosi di tutto il mondo con la cerimonia voluta dal comitato degli organizzatori dei Mondiali di calcio. La nazione ha sollevato molte polemiche in merito a questo grande evento sportivo. Ciò nasce dal fatto che il Paese ha un regime autoritario e segue in maniera profonda le leggi della Saharia, oltre al fatto che sono morti migliaia di lavoratori migranti per la costruzione degli stadi e delle infrastrutture per ospitare la coppa del mondo.

Qatar, Emiro al Thani

Si tratta delle stesse leggi religiose o islamiche delle quali si parla attualmente riferendosi all’Iran ma qui sono ancora piu radicate e il loro rispetto è un punto fondamentale per l’Emiro al Thani. Qui la legge islamica è fondamentale e tutta la costituzione si basa sul suo rispetto e il fondamentalismo è radicato profondamente. Il Paese impone regole e divieti che regolano la vita quotidiana del popolo.

Qatar, storia e avvenimenti

Il Qatar è un piccolissimo stato che si affaccia sul Golfo Persico. Un territorio che è poco più grande della regione Abruzzo e che conta all’incirca due milioni e novecentomila abitanti. Si tratta di una monarchia assoluta che è guidata dall’Emiro che ha il potere assoluto.

La penisola è stata segnata dai grandi imperi islamici che governarono a lungo sul territorio ma anche dai periodi di colonizzazione come ad esempio il Portogallo. Il Qatar è entrato nell’era moderna nel 1847 quando la dinastia al Thani è salita al potere. Il primo a salire sul trono del Qatar è stato Mohammed bin Thani e da allora la famiglia è alla guida della penisola.

Dopo la seconda guerra mondiale, il Qatar è diventato un protettorato britannico. Ciò significa che lo stato dipendeva dal Regno Unito in merito a difesa e politica estera ma al Thani manteneva un significativo potere.

Il 1971 ha segnato l’indipendenza del Qatar dopo che il Regno Unito ha rinunciato al protettorato. La monarchia assoluta è rimasta e il potere degli al Thani si è radicato profondamente. La Nazione segue fedelmente l’islam e le sue leggi religione.

Saharia, tra divieti e imposizioni

Il Qatar segue la legge islamica e il primo articolo della costituzione menziona che la costituzione stessa è basata su leggi e norme che si basano sulla Saharia. Un nome che attualmente si sente spesso associato all’Iran.

Si tratta dell’insieme di leggi morali che impongono determinati comportamenti e ne vietano altri. La popolazione del Qatar è governata da un regime islamico molto duro che viene fatto rispettare scrupolosamente. Nella penisola è stato inoltre introdotta una dottrina che è ancora più conservatrice e rigida ovvero il wahabismo.

Oltre a un duro regime islamico, che è punito severamente, il Qatar non ha politici e sono vietati i sindacati. Il potere dell’Emiro dovrebbe essere vincolato da un’assemblea che avrebbe potere sulle leggi emesse ma è per due terzi formato da funzionari scelti da al Thani.

La censura ammutolisce la stampa libera e le informazioni sono controllare e pilotate. L’omosessualità in Qatar è un reato punito anche con la pena di morte. Nel Paese sono vietati gli alcolici e i gesti di affetto in pubblico. Le donne devono necessariamente seguire le regole di abbigliamento e comportamento imposte dalle regole islamiche.

Il Qatar ha raggiunto una notevole posizione internazionale grazie alle risorse di idrocarburi che il territorio offre. La crisi energetica ha fornito ulteriore importanza alle materie prime presenti. È stato uno dei grandi mediatori tra Usa e Afghanistan e ha rapporti stretti con i gruppi islamici più estremisti.

Stadio Mondiali Qatar – Nanopress.it

L’organizzazione dei Mondiali ha provocato una polemica internazionale per via delle grandi spese sostenute ma anche per il trattamento nei confronti dei lavoratori reclutati per l’evento. I salari bassissimi e lo sfruttamento del personale che ha provocato morti e ha sollevato una questione internazionale.

Letizia De Rosa

Mi chiamo Letizia De Rosa, ho 35 anni e per molto tempo ho lavorato nell'ambito della mediazione finanziaria e immobiliare. Amo la natura e il suo potere rigenerante. Sono curiosa e ho, da sempre, fame di conoscenza e proprio per questo approfondisco minuziosamente ogni argomento negli ambiti più disparati. Imparare e conoscere è un punto focale della mia vita e ho sfruttato, così, un momento di difficoltà personale per dare finalmente un ruolo concerto alla mia più grande passione ovvero la scrittura, creando un connubio perfetto tra la penna e tematiche che mi appassionano come la geopolitica e i rapporti internazionali e diplomatici. Questo mi ha permesso, con grande orgoglio e dopo aver acquisito anni di esperienza, di occuparmi su Nanopress.it proprio di ciò che amo di più ovvero di news e dinamiche estere, comprese le relazioni tra Stati.

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