Tarabella si è sempre detto estraneo alle accuse a lui rivolte nell’ambito dell’inchiesta Qatargate. Nell’ambito della suddetta indagine, diversi europarlamentari sono stati accusati di aver ricevuto soldi dal Qatar e dal Marocco per dare il loro sostegno politico al fine di migliorare l’immagine dei due Paesi agli occhi della comunità internazionale e della Plenaria europea.
Tra qualche ora, dopo averlo sentito, il giudice istruttore dovrà decidere se trasformare il fermo in arresto.
Aggiornamento ore 19:40 Arrestato Andrea Cozzolino
Arrestato l’europarlamentare Andrea Cozzolino. L’eurodeputato del Pd è ricoverato in una clinica, per problemi di salute, come ha fatto sapere uno dei suoi legali e come riferisce l’Ansa.
”Se ha sbagliato deve pagare”
ha commentato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Aggiornamento ore 17: Mandato d’arresto per Cozzolino
La Guardia di Finanza di Napoli ha notificato all’europarlamentare Andrea Cozzolino un mandato di arresto europeo, su delega della procura federale belga, poiché sospettato di essere coinvolto nell’inchiesta Qatargate.
Cozzolino non era nella sua casa di Napoli e sembra si stia sottoponendo ad alcuni accertamenti medici, come riferisce La Repubblica. La polizia belga ha perquisito l’abitazione di Cozzolino a Bruxelles, come ha reso noto la stessa procura federale belga, ma l’europarlamentare non era neppure a Ixelles. La procura federale ha riferito di essere pronta a convocarlo e a breve potrebbe partire un ordine da parte del giudice istruttore belga Michael Claise.
Lo hanno portato via dalla sua residenza di Anthisnes, in Vallonia, e lo hanno posto in stato di fermo a Bruxelles per essere sottoposto a interrogatorio. Il fermo di Tarabella arriva una settimana dopo la revoca dell’immunità per lui e l’eurodeputato del Pd, Andrea Cozzolino.
Anche per il membro del Parlamento europeo, il belga Marc Tarabella, è quindi arrivato il fermo per il suo coinvolgimento nell’inchiesta Qatargate. Nell’ambito della suddetta indagine, diversi europarlamentari sono stati accusati di aver ricevuto soldi dal Qatar e dal Marocco per dare il loro sostegno politico al fine di migliorare l’immagine dei due Paesi agli occhi della comunità internazionale e della Plenaria europea.
Con la revoca dell’immunità, gli inquirenti hanno ricevuto il via libera per interrogare sia lui che Cozzolino. Gli investigatori belgi hanno perquisito l’appartamento di Tarabella, concentrandosi sulla cassaforte di una banca situata a Liegi e su alcuni uffici del municipio di Anthisnes, del quale il politico è borgomastro.
La svolta dopo la confessione di Panzeri
Tra qualche ora, dopo averlo sentito, il giudice istruttore dovrà decidere se trasformare il fermo in arresto. In mattinata l’eurodeputato, che gli investigatori considerano uno dei più vicini al presunto sistema corruttivo guidato dell’ex eurodeputato di Articolo 1, Antonio Panzeri, è stato ascoltato dal giudice.
In cambio del pagamento di una sanzione, di un solo anno effettivo di carcere e del sequestro di beni per la somma di 1 milione di euro circa, oltre alla scarcerazione di moglie e figlia, Panzeri sta ricostruendo l’organizzazione criminale dedita alla corruzione, facendo i nomi dei personaggi coinvolti.
Mentre continua la carcerazione dell’assistente parlamentare, Francesco Giorgi, e della sua compagna, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, il primo a uscire è stato il segretario generale della organizzazione non governativa No Peace Without Justice, Nicolò Figà-Talamanca. Adesso, è arrivato anche il fermo di Tarabella. Restano quindi da chiarire i motivi che potrebbero portare i magistrati anche alla richiesta d’arresto per l’eurodeputato.