È stata pubblicata la QS World University Rankings by Subject, l’annuale classifica fatta dagli analisti del QS Quacquarelli Symonds in merito alle migliori università a livello globale per quanto riguarda la ricerca. Sono stati comparati 13.883 programmi universitari relativi a 1440 atenei. I risultati dell’undicesima edizione di questa ricerca mostrano come l’Università italiana sia un’eccellenza nei campi degli studi classici e della medicina, mentre c’è ancora molto da fare nell’ambito scientifico.
Viene formulata utilizzando Scopus, il database scientifico della casa editrice Elsevier, per caricare e analizzare i dati in merito all’efficienza della ricerca scientifica dei vari poli.
Università italiana in prima linea contro il Covid
A livello generale, l’Italia è nella top five a livello globale per la ricerca medio-scientifica contro il Covid. Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Italia e India sono i paesi che hanno prodotto il maggior numero di risultati nel corso dell’ultimo anno.
Nello specifico, per quanto concerne gli studi nel campo della medicina, le eccellenze dell’Università italiana sono l’ateneo bolognese (al novantesimo posto, salendo di 4 posizioni rispetto al 2020) e l’Università degli Studi di Milano (95esima, -12 posti rispetto all’anno scorso).
QS ha voluto complimentarsi per il grande lavoro svolto dall’Italia in merito all’emergenza Coronavirus: essendo stata una delle prime nazioni colpite dal virus, è stata fin dall’inizio in prima linea, dando un fondamentale contributo a tutto il mondo per comprenderlo e combatterlo. Ben Sowter di QS, ha specificato che i ricercatori italiani “hanno dato prova delle loro conoscenze conducendo preziosi studi di ricerca sul sequenziamento delle varianti, raccogliendo dati, e sviluppando vaccini“.
Altro fiore all’occhiello per quanto riguarda l’Università italiana è l’ambito degli studi Classici e della Storia antica. Il nostro paese si piazza al secondo posto, con ben otto atenei nella Top 50: La Sapienza (1°), Scuola Normale di Pisa (9°, nel 2020 era 8°), Università di Pisa (18°, +10 rispetto al 2020), Università di Bologna (20°), Università degli studi di Napoli Federico II (38°), Università di Tor Vergata di Roma (40°, -8 rispetto al 2020), Università Ca’ Foscari Venezia (42°), Università degli studi di Milano (45°, -6).
Gli Stati Uniti risultano al primo posto perché contano ben 12 università nella nella Top 50 in questo ambito.
Anche nel campo umanistico ed economico Italia al top. Male le scienze
L’offerta dell’Università italiana risulta eccellente però anche in altri campi. L’European University Institute (40°) e l’università Luiss Guido Carli (48°) sono nella Top 50 per quanto riguarda Scienze politiche e Sffari internazionali, mentre l’Università di Bologna è la 53° per Arte e Studi umanistici.
Per l’area Business e management, la Bocconi è la 7° al mondo confermando la posizione del 2020, e guadagnando 3 posti nell’ambito Contabilità e finanza piazzandosi al 14° posto.
Tasto dolente sono invece i settori Scienze Biologiche, Chimica, Scienze Ambientali e Matematica, infatti nessuna università italiana è tra le prime 50.
A risollevare i settori Informatica, Arte e Design e Architettura ci pensa il Politecnico di Milano: 44° posto per informatica, 5° per Arte e Design e 10° per Architettura.