Presentata questa mattina, a Bruxelles, la riforma del patto di stabilità. Il commissario dell’Unione Europea agli affari economici, Paolo Gentiloni, la considera una innovazione molto importante rispetto al quadro attuale.
Il testo, presentato dalla Commissione Europea, spiega che con il patto di stabilità entrerà in vigore un sistema più rigido in maniera tale che tutti gli Stati membri possano rispettare gli impegni presi; in caso contrario, se vengono meno gli obblighi in materia di bilancio, scatterà in automatico la procedura d’infrazione.
Questa mattina, a Bruxelles, è stata presentata la riforma del patto di stabilità. Da una prima analisi della proposta effettuata in commissione, resteranno invariati i valori di riferimento del 3% per il deficit e del 60% per il debito.
“Il requisito previsto dalla proposta per i percorsi di aggiustamento è che ci sia un incremento degli investimenti pubblici”.
Queste le parole di Paolo Gentiloni, commissario dell’Unione Europea agli affari economici, il quale ha spiegato di quanto sia importante l’impegno sul fronte da un punto di vista delle spese pubbliche.
“Le proposte Dovrebbero favorire la crescita, aiutare la sostenibilità fiscale e affrontare le priorità comuni dell’Ue. Dovrebbero garantire che il livello complessivo di investimenti pubblici finanziati a livello nazionale per tutta la durata del piano sia superiore a quello del periodo precedente”.
Questa mattina, nella sede della Commissione Europea, è stata presenta la riforma del patto di stabilità, secondo cui i valori di rifermento saranno invariati, il 3% per il deficit e il 60% per il debito. Vi sarà, invece, una modifica dello 0,5 del Pil all’anno affinché il disavanzo resta superiore al 3%.
“Le attuali proposte promuovono una maggiore titolarità nazionale attraverso piani strutturali di bilancio a medio termine preparati dagli Stati membri, all’interno di un quadro comune dell’Ue con sufficienti garanzie”.
Queste le dichiarazioni rilasciate dal commissario Paolo Gentiloni, il quale spiega che tali proposte consentiranno un’applicazione più credibile agli Stati membri dando un maggiore margine di manovra nella definizione delle traiettorie di bilancio.
La riforma, sarà utile per poter ridefinire per i prossimi 4 anni le nuove regole, estendibile per eventuali 3 anni. Riguardo al calare del debito sarà molto lento e graduale.
“gli Stati membri non potranno rimandare gli aggiustamenti di bilancio a una data successiva. Questo vale anche per la realizzazione delle riforme e degli investimenti necessari”.
Queste le parole dichiarate da Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione.
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